venerdì 6 ottobre 2017

IL SILENZIO COPRI' LE SUE TRACCE di Matteo Caccia


Trama 4/5: Un uomo sale in montagna col proprio cane e non ne scenderà più. Ha con sé una vecchia pistola che sta riportando a casa. Camminando tra valli, coste e villaggi dell'appennino abbandonati dall'essere umano, si lascia alle spalle la sua vita e la civiltà per raggiungere un luogo del padre che ha deciso diventerà suo. durante il viaggio incontra uomini e donne che si sono rifugiati nella parte più selvaggia del nostro Paese, un mondo antico che, proteggendoli, li sfida ogni giorno. Salva un giovane lupo restituendolo alla vita e alla sua libertà. il lupo, la specie più saggia e selvaggia rimasta sulle nostre montagne, lo guiderà alla ricerca di una donna incontrata e subito persa e alla scoperta della parte indomita dell'essere umano. una storia di uomini, boschi, animali e montagne, un romanzo che racconta il ritorno della natura, fuori e dentro di noi, e di quella via selvatica in grado di sconvolgere la quotidianità a pochi passi dalle nostre vite.

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Secondo me non è facile la montagna da nessun punto di vista. E' una vita al limite dell'estremo, per le condizioni, il tempo, la temperatura, la solitudine, l'introspezione. Una persona che decide di andarsene in montagna, per viverci, per rimanerci, prende una decisione molto dura, per se stesso, perché la montagna rallenta completamente la vita, rallenta i ritmi, le stagioni, le giornate. E questo è il primo passo verso una solitudine pazza, o una pazzia in solitudine...dipende. E così un uomo che decide di starci deve avere una grande forza d'animo, deve aver bisogno di fare pace con se stesso e con il mondo, deve aver bisogno di mitigare e sfogare una rabbia repressa con i patimenti e la fatica. Io trovo che una decisione di questo tipo possa rasentare l'eroismo. Che poi questo a tratti porti appunto alla pazzia e a gesti estremi lo capisco e lo condivido. E poi avere un padre famoso o importante è un fardello che per un figlio non è proprio poco.