lunedì 22 aprile 2013

LA RAGAZZA DELLE ARANCE di Jostein Gaarder

5/5 Trama: Georg Røed ha quindici anni e conduce una vita tranquilla, come la maggiorparte dei suoi coetanei. Ma un giorno trova una lettera che suo padre gliaveva scritto prima di morire e che aveva poi nascosto, affinché il figlio lapotesse trovare una volta grande. In questa lettera il padre, Jan Olav,racconta la storia della "ragazza delle arance", una giovane con un sacchettodi arance incontrata un giorno per caso su un tram di Oslo e subito persa. PerJan è un colpo di fulmine. Georg si appassiona a questo racconto, che siaccorge riguardarlo molto da vicino e che pian piano gli svela ciò che èaccaduto prima della sua nascita; un racconto attraverso il quale la voce delpadre lo raggiunge da lontano facendolo riflettere sul senso della vita.

Comincio a capire perchè i fantasmi spesso gemano e ansimino da fare tanta paura.
Non è per spaventare i loro successori.
E' solo perchè soffrono indicibilmente a respirare in un'epoca che non è la loro. 

Sentii che mi erano venute un paio di lacrime agli occhi. Non erano lacrime dolci, se esiste qualcosa che si può chiamare una lacrima dolce; intendiamoci, erano di quelle lacrime amare e pesanti che non scendono sul volto, ma si fermano nell'angolo dell'occhio e bruciano. 

Mi fece un sorriso pieno di calore, e quel sorriso, avrebbe potuto sciogliere il mondo intero, perchè se il mondo l'avesse visto avrebbe avuto la forza di fermare tutte le guerre e tutte le inimicizie del pianeta, o almeno interrompere per lungo tempo l'uso delle armi. 

Probabilmente non esite nessuna intimità che possa competere con due sguardi che si incontrano con fermezza e decisione e che semplicemente rifiutano di lasciare la presa.

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