martedì 23 aprile 2013

NEL PAESE DELLE ULTIME COSE di Paul Auster

5/5 Trama: Immaginate un posto dove le persone (la nonna, il droghiere, il vicino dicasa) e gli oggetti (le auto, lo spazzolino, la caffettiera, la gomma dacancellare) sono a rischio di estinzione. Una mattina ti alzi e non c'è più ilpostino o lo schiaccianoci. E non solo il tuo, ma quello di tutti. Qualsiasirimasuglio diventa allora l'oggetto più prezioso del mondo, soprattutto per i"cacciatori di oggetti", persone in grado di uccidere per accaparrarsi, cheso, un mozzicone di matita. La prima edizione italiana di questo romanzo èstata pubblicata nel 1996 da Guanda.

La domanda sorge spontanea: perchè ho impiegato quasi un mese per leggere un libretto di 170 pagine? Beh, a dire il vero, sebbene sia un libretto fino, è a dir poco sconvolgente.
Anna Blume scrive questo diario, dopo la sua partenza per ritrovare il fratello giornalista scomparso. E approda in questo paese, allucinante, distrutto, dove il massimo della ricchezza è avere un carrello, se sei fortunato come lavoro fai il Cercatore, ovvero cercare oggetti di qualsiasi genere per la strada. Vivi come capita, dormi dove capita, quando ti va bene mangi anche. Il fatto è che leggendo questo libro, cambia i nomi, i posti, i mestieri, ma sembra di leggere un articolo dei nostri tempi. La cosa che rende questo libro veramente terrificante è che siamo noi i veri protagonisti, e quella terra innominata è la nostra.
Può sembrare noioso nelle prime pagine, in alcuni tratti è difficile da digerire. Ma ad un certo punto, la storia cambia e arrivi alla fine in un batter d'occhio.
Certo non va letto senza ispirazione, o tanto per riempire un momento della giornara. E' un libro che fa riflettere. Gustatevelo. 

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