domenica 5 maggio 2013

ANGELI PERICOLOSI di Francesca Lia Block

4/5 Trama: Angeles e cerca l'amore perfetto. Non nella città che conosciamo, almeno non esattamente, ma in una landa fatata dove tutto è possibile, dove si sposano luci e ombre, oscurità e splendore. Assieme ai suoi amici, Weetzie parte per trovare il fidanzato e la vita dei suoi sogni, tra tentazioni e pericoli terreni e ultraterreni, fate e tossici e spacciatori e vampiri e rockstar e geni e fantasmi, piacere e dolore e tenerezza, zucchero filato e rasoi. Allacciate e intimamente unite alla sua, le vicende di altri personaggi indimenticabili, dalla ribelle Babystrega all'insicura Cherokee, dal punkettaro Dirk al surfista Duck (senza tralasciare l'incredibile Cane Ganzo), in una prova insuperabile di realismo magico che ricorda "una Isabel Allende post punk, una J.K. Rowling più adulta e scafata, cresciuta alla corte dei Sex Pistols invece che sotto l'ala protettrice di Tolkien" (Publishers Weekly).

Formato al suo interno da 5 libri: 

Weetzie Bat (1989)
Witch Baby (1991)
Cherokee Bat and the Goat Guys (1992)
Missig Angel Juan (1993)
Baby Be-Bop (1995)
 
Collegati tra loro, raccontano la storia decisamente particolare di una famiglia allargata, dove regnano sovrani l'amore, i sentimenti, la natura, la spontaneità, l'essere diversi, l'essere apprezzati per quello che si è.
All'inizio ho fatto fatica ad entrare nel racconto, mi sembrava una storia sconnessa, fantasiosa ma senza un senso vero e proprio. Infatti alla fine della terza parte mi sono fermata. Poi però gli ultimi due libri sono imperniati sul senso di perdita, sull'amore, sui segreti tenuti nascosti per vergogna, e nonostante la storia raccontata in modo fuorviante, tra le righe si capiscono i veri concetti, il vero punto di arrivo. E alla fine una volta chiuso il libro si può dire senza dubbio che qualcosa è rimasto. Non saranno forse i personaggi fuori di testa, non saranno le piume le ali la lampada globo i pattini fiori cani e tutto il resto a rimanere appiccicati a noi, ma quello che ci rimarrà davvero sarà la consapevolezza di noi stessi e quasi un senso di smarrimento perchè non ci avevamo mai pensato prima, non ci eravamo mai visti da questo punto di vista, e soprattutto non avevamo mai letto un libro che parlasse di noi stessi...

Note: 
PAG.63
Puoi sentirti triste e anche peggio quando tuo padre si trasferisce in un'altra città, quando una vecchia signora muore o quando il tuo fidanzato se ne va via. Ma il dolore è diverso. Il cuore di Weetzie si ripiegò dentro di lei come un animale morente. Era come se qualcuno ci avesse conficcato un ago pieno di veleno. Si muoveva come una sonnambula. Era la ragazza della favola che dormiva in una prigione di spine e di rose. 
PAG.64
Lei gli mise le braccia attorno al collo e pianse. I loro vestiti si staccarono come i vestiti di un sogno, come si scolla via un sogno quando ti svegli. I loro corpi si aggrapparono l'uno all'altro come guerrieri che lottano per liberarsi dal dolore che hanno dentro. 
PAG.74
Lei sapeva che erano tutti spaventati. Ma l'amore e la malattia sono entrambi come l'elettricità. Sono sempre lì, non puoi vederli o odorarli, sentirli, toccarli, assaggiarli, ma sai che sono sempre lì come una corrente nell'aria. Possiamo scegliere di inserire la spina nella corrente dell'amore, però. Non so cosa significhi per sempre felici e contenti... ma so cosa significa felici.... 
PAG.168
C'è sporco ovunque, un vero schifo. Noi non dovremmo poterla vedere, l'aria. L'aria dovrebbe essere una lente attraverso cui guardare. E il mare... dovremmo poter nuotare nel mare. Il mare per noi dovrebbe essere come le nostre lacrime e il nostro sudore, trasparente e naturale. Ci dovrebbero essere animali tutto intorno a noi, non nascosti nel buio avvelenato, a scrutarci con i loro occhi gialli. Guarda questa città. Guarda cosa abbiamo fatto. 
PAG.307
Un luna park d'inverno è come quando ritorni nei posti in cui sei stata con la persona che ami ma che ora non sta più con te. Sgangherato e freddo e vuoto. Se prendessi lo zucchero filato, ti brucerebbe le labbra e ti graffierebbe la gola come schegge rosa di vetro soffiato. Se andassi sulle montagne russe dovresti tenerti forte alla barra per non sollevarti con tutto il corpo dal sedile senza nessuno a riacchiapparti eccetto forse un fantasma. Di solito vuoi andare sempre più forte, un mostro di velocità, più rapida di tutti, ma se salissi ora sull'ottovolante non faresti altro che sperare che finisca presto.

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