domenica 5 maggio 2013

IL SODALIZIO DEL SANGUE di Susan Hubbard

4/5 Trama: Ariella Montero sente di essere diversa. Non solo per l'educazione raffinata che ha ricevuto, ma per qualcosa dentro di lei, che scorre potente nel sangue. Ed è proprio sul sangue che suo padre, uno scienziato austero e taciturno, conduce misteriose ricerche. Questo è l'aspetto bello e signorile di Raphael Montero, mai sciupato dallo scorrere del tempo, risveglia in Ariella dubbi e inquietudini: c'è una ragione all'isolamento in cui vivono entrambi? Qual è stata la causa della morte della madre, che la ragazza non ha mai conosciuto? E perché Raphael non appare nella foto che Kathleen, giovane amica di Ariella, gli ha scattato? E poi, un giorno, un brutale omicidio sconvolge la quiete della comunità. Ariella scopre che tutta la sua vita fino a quel momento è stata avvolta nella menzogna: sua madre non è morta ma scomparsa, e lei e Raphael non sono più esseri umani...

Di sicuro non un libro convenzionale e scontato sui vampiri, e a dirla proprio tutta secondo me nemmeno un libro sui vampiri.
Perchè alla fine che i protagonisti siano o meno dei vampiri è una cosa decisamente marginale, è piuttosto una famiglia che si riunisce, è una ragazza che cresce in modo non del tutto normale ma pur sempre normale.
E' particolare, dolce, delicato.

Note:
PAG.12
...Ci ha provato con le minacce, ci ha provato con la forza. L'aveva già fatto in passato, quando lei diceva di volerlo lasciare. Ma quella volta era innamorata e non aveva più paura. Così ha fatto le valigie e se n'è andata. 
PAG.15
Anche una vita piatta può essere interessante da leggere, mi disse, a patto che lo scrittore sia sufficientemente attento ai dettagli. 
PAG.115
Quando si è innamorati, dover stare lontani provoca un dolore fisico. 
PAG.151
E' una cosa che ho imparato. La vita è fatta tutta di persone che se ne vanno.  
PAG.208
Luce e ombra: per dipingere un'immagine o raccontare una storia servono tutte e due. Per rappresentare le tre dimensioni su una superficie piatta, c'è bisogno della luce per formare l'oggetto e dell'ombra per dargli i contorni. Nel comporre un'immagine o una storia si fa attenzione allo spazio poisitivo e a quello negativo. Lo spazio positivo è quello su cui si vuole far concentrare l'occhio di chi guarda, ma anche lo spazio negativo ha sostanza e forma. Non è l'assenza di qualcosa: è esso stesso una presenza. 
PAG.296
Per ogni scelta che ho fatto, ce ne sono state infinite altre che avrebbero potuto essere migliori. Di tanto in tanto le ho immaginate come ombre delle mie azioni, ombre che mi definiscono tanto quanto ciò che ho fatto in realtà.

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