5/5 Trama: Helena cresciuta in un circo, ma ora che ha quindici anni sente che è
arrivato il momento di affrontare la vita reale. È una scelta difficile,
così come è difficile svegliarsi da uno strano sogno: Helena rischia di
rimanere intrappolata in un reame in cui tutto può accadere, tra libri
volanti, sfingi beffarde, giocolieri pieni di sorprese e nubi che
inceneriscono con la propria ombra. Bisogna trovare la Maschera Specchio
prima che sia troppo tardi, ma dove cercarla? Quando perdi una cosa
molto probabilmente è lì che ti sta guardando...
Prima ancora di aprirlo lo si vede bello, disegnato, con immagini
futuristiche, e ci si aspetta una storia altrettanto futuristica. Lo si
comincia a leggere e la storia sembra abbastanza semplice e scontata. Un
circo, una bambina che litiga con la mamma, la mamma che si ammala e
viene portata in ospedale, il circo si ferma, bimba e papà alloggiano
temporaneamente da una zia fintanto che la mamma viene operata. Fin qui
niente di originale. Ma poi la bimba fa un sogno, un sogno strano in cui
incontra Valentine che la aiuterà nel suo “viaggio”, troverà altre
creature strane e poi due regine, la regina della luce in cui lei rivede
sua mamma, e la regina del buio, ovvero l’altro mondo, quello che diamo
per scontato ma che è sempre il rovescio della medaglia. La regina del
buio l’ha scambiata per sua figlia, e la tiene soggiogata, obbligata ad
un certo stile di vita, le vede l’altra se stessa nella vita reale, ma
non si integra, e litiga con il padre. Vorrebbe tornare indietro ma per
farlo deve avere il mascheraspecchio. Alla fine non sa nemmeno lei cosa
sia o cosa debba fare, ma si rende conto che la soluzione l’ha sempre
avuta davanti al naso.
Si butta verso l’altra io, e tutto torna al suo posto, la regina del buio deve capire che la figlia non può tenerla prigioniera ma deve lasciarla crescere, la regina della luce si risveglia dal lungo sonno come la sua mamma supererà l’operazione, e lei finalmente capisce che non deve desiderare una vita vera al posto della vita del circo perché ognuno di noi ha una giusta collocazione nel mondo e solo quella, invertire le cose, o metterle in disordine significa cambiare il destino delle persone. Ora ha uno scopo nella sua vita, se è vero che c’è la vita e se stessi, e dall’altra parte c’è il riflesso di se stessi, allora un Valentine vero ci deve essere. Lei lo deve trovare.
Si butta verso l’altra io, e tutto torna al suo posto, la regina del buio deve capire che la figlia non può tenerla prigioniera ma deve lasciarla crescere, la regina della luce si risveglia dal lungo sonno come la sua mamma supererà l’operazione, e lei finalmente capisce che non deve desiderare una vita vera al posto della vita del circo perché ognuno di noi ha una giusta collocazione nel mondo e solo quella, invertire le cose, o metterle in disordine significa cambiare il destino delle persone. Ora ha uno scopo nella sua vita, se è vero che c’è la vita e se stessi, e dall’altra parte c’è il riflesso di se stessi, allora un Valentine vero ci deve essere. Lei lo deve trovare.
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