martedì 21 maggio 2013

UN VAMPIRO E ALTRI RACCONTI DELL'OCCULTO di Luigi Capuana

3/5 Trama: Uno dei rari esperimenti italiani di narrazione dalle atmosfere gotiche a opera di un autore classico della fine dell'Ottocento; un autore che, mentre contribuisce in maniera determinante alla costituzione del movimento verista, sceglie di cimentarsi nell'inquietante arena del fantastico. Reale e irreale si rispecchiano così a vicenda, riflettendo l’uno l’immagine capovolta e distorta dell’altro, e dando vita a pagine di quotidiano orrore.

Insomma Capuana come nome mi diceva qualcosa ma non sapevo cosa...
Sul momento ho pensato "un altro che scrive di vampiri? speriamo non sia una saga" e poi vedo che Capuana è contemporaneo di Stoker.
Ok non ho capito niente...
Comunque detto questo, passiamo al libro in sè, che i miei deliri interessano poco.
Diciamo che una volta collocato l'autore nel tempo, va da sè che non è un libretto che si legge in due ore, quanto meno io ho impiegato parecchio.
La scrittura è piuttosto di inizio secolo e non tradotta in chiave moderna, il che da al libro un non so che di austero. Però il titolo trae in inganno perchè di vampiri (un racconto a parte) non ce n'è l'ombra, è piuttosto il libro di occultismo e influenze malefiche.
Per il resto dichiaro la mia incapacità di leggere i racconti, appena ne inizio uno nuovo dimentico quello precedente.
Quindi so che mi sono piaciuti così così ma non chiedetemi di cosa parlano perchè la mia memoria a breve termine li ha già rimossi. 

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