5/5 Trama: Art Keller è un poliziotto ambizioso, con una mentalità da crociato,
deciso a combattere in prima fila la guerra che gli Stati Uniti hanno
lanciato contro il traffico internazionale di droga. Barrera è il boss
della Federacion, il cartello che riunisce tutti i narcos messicani e i
suoi nipoti, Adan e Raul, smaniano all'idea di ereditarne l'impero. Nora
Hayden, dopo un'adolescenza complicata, è diventata una prostituta
d'alto bordo, sempre in bilico tra il cinismo più spinto e un insolito
senso morale. Padre Paranda è un sacerdote cresciuto in mezzo al popolo,
potente quanto incorruttibile. Sean Callan è un ragazzo irlandese che
si è trasformato quasi per caso in un killer spietato, al soldo della
mafia. Sono tutti, in modo diverso, coinvolti nel mondo feroce del
narcotraffico messicano: una guerra che coinvolge sicari senza scrupoli e
politicanti corrotti, i servizi segreti americani e la mafia, tra
inganni e vendette spietate. Una guerra dove non esiste innocenza
possibile e dove è sempre in agguato, pronto ad esplodere, il male
assoluto: quella demoniaca crudeltà di uomini e cose cui una millenaria
tradizione ha saputo dare un solo nome, evocativo quanto misterioso. Il
potere del cane.

Non stancarsi mai di leggerlo, non stancarsi mai dei personaggi, non averne mai abbastanza.
Stare sempre all'erta per capire come i vari narcotrafficanti si muoveranno, dove andranno, che sicari recluteranno, chi faranno fuori.
E Art Keller che deve incastrarli, Nora prostituta doppiogiochista, Callan sicario innamorato, e i Barrera intoccabili, e molte altre persone che fanno di questa storia, un libro meraviglioso e appassionante.
Mi sono domandata spesso lungo il racconto, quanto ci sia di inventato e quanto di vero...
Cambiando i nomi mi sa che non ci discostiamo molto da un saggio sui narcotrafficanti del centro-sud America.
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