Trama 5/5: Il commissario Kostas Charitos vive ad Atene, metropoli sospesa tra Oriente e Occidente, crocevia di immigrati clandestini, ex spie sovietiche e trafficanti d'organi. Charitos tenta comunque di ritagliarsi uno spazio di tranquillità personale, per dedicarsi anche ai propri problemi famigliari. Ma un efferato omicidio lo costringe a scendere in campo, scontrandosi con schegge impazzite di realtà. [1° volume]
***
E' un po' che ho abbandonato la lettura dei thriller... una volta li divoravo, poi ad un certo punto ho fatto il giro di boa e mi parevano tutti uguali, capivo chi era il colpevole al terzo capitolo e ho perso quella passione travolgente...
Ora di tanto in tanto ci riprovo e con mio sommo piacere sono riuscita a scovare qualche autore che ancora mi fa battere il cuore e mi rende piacevole un genere per me oramai estinto.
L'anno scorso sono stata in vacanza in un'isoletta della Grecia, e così quando sono incappata in questo autore greco mi sono detta: "perché non provarci, visto che non è il solito americano e la Grecia mi è piaciuta, leggiamo qualcosa di diverso".
E devo dire che sono rimasta molto soddisfatta della scelta, anche se i nomi greci sono sostanzialmente impronunciabili (un po' come leggere i nord europei della Iperborea) l'ambientazione più familiare ed estiva mi è piaciuta molto. Il commissario Charitos poi, ripensando ai greci che ho incontrato in ferie, mi ha fatto un po' sorridere e ha conquistato la mia simpatia subito.
La storia si apre con l'omicidio di una coppia di albanesi e visto che il commissario odia sufficientemente i giornalisti, avrà proprio a che fare con una giornalista più "antipatica" del solito, anche se in realtà poi sono tutti messaggi e indizi che lei lascerà per la risoluzione del caso... e poi non vi dico nient'altro, godetevi la lettura :)
Ora di tanto in tanto ci riprovo e con mio sommo piacere sono riuscita a scovare qualche autore che ancora mi fa battere il cuore e mi rende piacevole un genere per me oramai estinto.
L'anno scorso sono stata in vacanza in un'isoletta della Grecia, e così quando sono incappata in questo autore greco mi sono detta: "perché non provarci, visto che non è il solito americano e la Grecia mi è piaciuta, leggiamo qualcosa di diverso".
E devo dire che sono rimasta molto soddisfatta della scelta, anche se i nomi greci sono sostanzialmente impronunciabili (un po' come leggere i nord europei della Iperborea) l'ambientazione più familiare ed estiva mi è piaciuta molto. Il commissario Charitos poi, ripensando ai greci che ho incontrato in ferie, mi ha fatto un po' sorridere e ha conquistato la mia simpatia subito.
La storia si apre con l'omicidio di una coppia di albanesi e visto che il commissario odia sufficientemente i giornalisti, avrà proprio a che fare con una giornalista più "antipatica" del solito, anche se in realtà poi sono tutti messaggi e indizi che lei lascerà per la risoluzione del caso... e poi non vi dico nient'altro, godetevi la lettura :)
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