lunedì 29 aprile 2013

HISTOIRE D'O di Pauline Réage

5/5 Trama: "Se c'è una parola che mi pervade l'animo quando penso a O, questa è pudore. Sarebbe troppo arduo motivarla. E quel vento che corre incessante, che attraversa tutte le stanze. Così soffia anche in O uno spirito, non saprei dir quale, sempre puro e violento, senza tregua, senza ombre. Uno spirito decisivo, che nulla può turbare, né i sospiri né gli onori, né l'estasi né la nausea. L'Histoire d'O, dall'inizio alla fine, procede come un'azione travolgente. Evoca un discorso più che una mera effusione; una lettera più che un diario intimo. Ma a chi è indirizzata la lettera? E chi vuole persuadere il iscorso? A chi domandarlo? Non so neppure chi lei sia." (Jean Paulhan)

O LO AMI O LO ODI, BASTA ESSERE ONESTI
Penso che questo sia uno di quei libri che o piace o non piace, non ci sono vie di mezzo.
Al primo impatto la storia e soprattutto le descrizioni così accurate possono mettere una smorfia di disgusto nel lettore, ma analizzando bene tutto, a fine lettura, il libro non dice niente che non sapevamo già.
Spiego meglio: prima di tutto la storia analizza la schiavitù in amore, il senso di appartenenza, O per amore prima di Renè e poi di Sir Stephen, si lascia violentare in tutti gli orifizi, frustare, scudisciare, soffre, grida, implora, accetta attrezzi e pratiche tra le più brutali. Però in lei cresce quella sensazione di soddisfazione e di orgoglio, pur venendo prestata praticamente a chiunque, lei "appartiene" al suo amato e lo fa contento ogni volta che lui la pensa e la desidera. Che poi questa schiavitù e relativa appartenenza siano al limite dell'esasperazione, non ci sono dubbi.
La seconda cosa che il libro vuole sottolineare (e questo si deve leggere tra le righe quindi è una mia opinione personale) è che nonostante il disgusto in certi particolari dettagliati, non c'è nulla di nuovo in questa storia. Si perchè chiunque ha pensato (o sperimentato) certe pratiche, più o meno scandalose, più o meno dolorose. Semplicemente la società in cui viviamo e gli insegnamenti della chiesa (non sono credente quindi si spiega il motivo del mio pensiero) hanno fatto il lavaggio del cervello alla gente, che al solo pensiero di sperimentare una cosa che non sia la posizione canonica lui sopra e lei sotto, crede di andare all'inferno.
Lasciatemi dire in tranquillità che questo libro non è niente di sconcio, niente di deviato, solo una totale schiavitù all'amore e al sesso. 

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