3/5 Trama: Questo libro è una raccolta di brevi storie di famosi autori per ragazzi che esplorano il lato oscuro di una tradizione.
Questi racconti sono in grado di catturare anche il più riluttante dei lettori, ogni storia è piena di forti ed attraenti personaggi.
Una particolarità della collezione è che c'è un ottimo bilanciamento tra i differenti aspetti dell'orrore che ogni scrittore approfondisce.
La breve storia di Stephenie Meyer è intitolata "Hell on Earth".
In questo racconto incontriamo Sheba, un demone sulla terra che ama portare sofferenza agli altri.
Il suo piano sta funzionando, perchè tutti al ballo stanno vivendo un momento orribile. Tutti eccetto Gabe, che non sembra propriamente felice ma almeno sereno.
Il tempo che occorre a Sheba per rendersi conto di cosa sta succedendo, è troppo tardi e il ballo potrebbe avere un lieto fine dopotutto...
Questi racconti sono in grado di catturare anche il più riluttante dei lettori, ogni storia è piena di forti ed attraenti personaggi.
Una particolarità della collezione è che c'è un ottimo bilanciamento tra i differenti aspetti dell'orrore che ogni scrittore approfondisce.
La breve storia di Stephenie Meyer è intitolata "Hell on Earth".
In questo racconto incontriamo Sheba, un demone sulla terra che ama portare sofferenza agli altri.
Il suo piano sta funzionando, perchè tutti al ballo stanno vivendo un momento orribile. Tutti eccetto Gabe, che non sembra propriamente felice ma almeno sereno.
Il tempo che occorre a Sheba per rendersi conto di cosa sta succedendo, è troppo tardi e il ballo potrebbe avere un lieto fine dopotutto...
Ok, mi sono lasciata fregare un’altra volta. Di solito pratico
l’acquisto compulsivo di libri, mi colpisce la copertina, il titolo,
sento quel qualcosa che mi attrae al testo, e parto in quarta. A volte
mi lascio ispirare dai commenti nel web, insomma ascolto i vostri
consigli.
Questo libro mi ha preso in contropiede. La copertina e il titolo mi hanno portato all’acquisto immediato, poi c’era un racconto della Meyer, che tutto sommato ho apprezzato per quel che è senza farci tanti ricami e ricametti, e un racconto della Harrison, di cui ancora non ho letto il libro ma ne ho sentito parlare tanto bene. Però per contro ci sono gli altri racconti che proprio mi sono scaduti alla grande… Peccato, mi ha un po’ delusa questa raccolta, speravo molto meglio
Questo libro mi ha preso in contropiede. La copertina e il titolo mi hanno portato all’acquisto immediato, poi c’era un racconto della Meyer, che tutto sommato ho apprezzato per quel che è senza farci tanti ricami e ricametti, e un racconto della Harrison, di cui ancora non ho letto il libro ma ne ho sentito parlare tanto bene. Però per contro ci sono gli altri racconti che proprio mi sono scaduti alla grande… Peccato, mi ha un po’ delusa questa raccolta, speravo molto meglio
La figlia dell’ammazzavampiri (Meg Cabot)
Da questo primo racconto, avrei dovuto chiudere il libro e usarlo come spessore per il tavolo che balla. Intanto la protagonista del racconto è di un’antipatia unica. Chi ha odiato Bella della saga della Meyer mi deve spiegare cosa trova di carino in questa scema che si sente la salvatrice del mondo.
L’amica che si innamora del vampiro bello e dannato e lei con un amico che cerca di farlo fuori, tra l’altro è talmente brava e genio che a momenti si fa uccidere. Inoltre, cosa non meno fastidiosa, la scrittura. Ok che è rivolto ad un pubblico di adolescenti, ma la scrittura non è per niente accattivante e scorrevole, penso che un Harmony sia più degno. Voto 1/4
Da questo primo racconto, avrei dovuto chiudere il libro e usarlo come spessore per il tavolo che balla. Intanto la protagonista del racconto è di un’antipatia unica. Chi ha odiato Bella della saga della Meyer mi deve spiegare cosa trova di carino in questa scema che si sente la salvatrice del mondo.
L’amica che si innamora del vampiro bello e dannato e lei con un amico che cerca di farlo fuori, tra l’altro è talmente brava e genio che a momenti si fa uccidere. Inoltre, cosa non meno fastidiosa, la scrittura. Ok che è rivolto ad un pubblico di adolescenti, ma la scrittura non è per niente accattivante e scorrevole, penso che un Harmony sia più degno. Voto 1/4
Il mazzolino (Lauren Myracle)
Ecco già questo migliora un attimo sulla storia, non che sia niente di eccezionale, però almeno ha una parvenza di storia più accattivante. Peccato però sempre per questa scrittura piatta e informale che non rendono la narrazione minimamente interessante. Voto 1/4
Ecco già questo migliora un attimo sulla storia, non che sia niente di eccezionale, però almeno ha una parvenza di storia più accattivante. Peccato però sempre per questa scrittura piatta e informale che non rendono la narrazione minimamente interessante. Voto 1/4
Madison Avery e la F.A.L.C.E. (Kim Harrison)
Qui invece il livello qualitativo decisamente migliora. La storia è molto originale, questa ragazza che muore, ma non muore, è morta ma il cuore batte, potrà ancora vivere da quasi umana ma non morta tra gli essere umani viventi, insomma, diciamo che oltre ad un bel racconto potrebbe starci anche un libro ben sviluppato. Per non parlare dello stile di narrazione tutt’altro che sempliciotto, dettagliato e scorrevole, riesce a rendere interessante ed avvincente la storia. Questo mi convince a prendere anche gli altri libri della Harrison, come effettivamente mi ero documentata a suo tempo. Voto 3/4
Qui invece il livello qualitativo decisamente migliora. La storia è molto originale, questa ragazza che muore, ma non muore, è morta ma il cuore batte, potrà ancora vivere da quasi umana ma non morta tra gli essere umani viventi, insomma, diciamo che oltre ad un bel racconto potrebbe starci anche un libro ben sviluppato. Per non parlare dello stile di narrazione tutt’altro che sempliciotto, dettagliato e scorrevole, riesce a rendere interessante ed avvincente la storia. Questo mi convince a prendere anche gli altri libri della Harrison, come effettivamente mi ero documentata a suo tempo. Voto 3/4
Provaci ancora, signorina Kiss (Michele Jaffe)
Il quarto racconto mi ha stupito, mi è piaciuto più di tutti gli altri. Nonostante non conoscessi l’autrice, la scrittura mi ha completamente rapita, andava via veloce che non sembrava nemmeno di leggere ma di essere presente nella storia. L’intreccio è ben articolato, una ragazza con dei superpoteri che deve proteggere una santona quattordicenne da persone che credeva amiche e invece si sono rivelate perfide e calcolatrici. Si riesce a leggere perfino un colpo di scena nelle poche pagine, veramente piacevole. Voto 4/4
Il quarto racconto mi ha stupito, mi è piaciuto più di tutti gli altri. Nonostante non conoscessi l’autrice, la scrittura mi ha completamente rapita, andava via veloce che non sembrava nemmeno di leggere ma di essere presente nella storia. L’intreccio è ben articolato, una ragazza con dei superpoteri che deve proteggere una santona quattordicenne da persone che credeva amiche e invece si sono rivelate perfide e calcolatrici. Si riesce a leggere perfino un colpo di scena nelle poche pagine, veramente piacevole. Voto 4/4
Ballo infernale (Stephenie Meyer)
La scrittura e lo stile della Meyer sono ben conosciuti, avevo delle aspettative per questo racconto. Invece la Meyer ci ha messo la sua storia d’amore al limite del diabete, il demone che viene salvato dall’angelo. Al ballo di fine anno il demone (una ragazza splendida) cerca di seminare in tutte le coppie l’infelicità, ma un ragazzo è inattaccabile, questo è l’angelo che la salverà, nel suo abbraccio tenero e la porterà alla serenità e alla gioia. Ma per piacere…. Voto 1,5/4
La scrittura e lo stile della Meyer sono ben conosciuti, avevo delle aspettative per questo racconto. Invece la Meyer ci ha messo la sua storia d’amore al limite del diabete, il demone che viene salvato dall’angelo. Al ballo di fine anno il demone (una ragazza splendida) cerca di seminare in tutte le coppie l’infelicità, ma un ragazzo è inattaccabile, questo è l’angelo che la salverà, nel suo abbraccio tenero e la porterà alla serenità e alla gioia. Ma per piacere…. Voto 1,5/4
In conclusione, molte aspettative per un libretto assolutamente
perdibile, se non fosse per due racconti, e la Meyer mi ha un po’
deluso…
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