3/5 Trama: Ha cinquant’anni, disegna manga, non ha altro nome che quello di Sensei,
maestra, con cui i fan di tutto il mondo la onorano. Inventa storie
piene di buoni sentimenti ambientate in mondi fantastici. Ma una notte,
proprio mentre sta per mettere la parola fine al suo manga più celebre,
qualcuno entra dalla sua finestra. Qualcuno che viene da un altro luogo.
Qualcuno che viene dalla stessa storia che lei racconta, e che in
realtà esiste davvero. Qualcuno che rivendica un finale diverso.
Qualcuno che grazie al rito dell’Esbat può attraversare i mondi.
Una donna, un Demone, un duello che cambierà profondamente entrambi. Attorno a loro, non soltanto creature fantastiche, ma il mondo dei fan e degli adolescenti, con le loro passioni, le loro paure, le loro manie. Un horror ambientato fra Italia e Giappone: ma anche la storia del mutamento femminile, e del doppio passaggio che porta dall’adolescenza all’età adulta. E dall’età adulta alla morte.
Una donna, un Demone, un duello che cambierà profondamente entrambi. Attorno a loro, non soltanto creature fantastiche, ma il mondo dei fan e degli adolescenti, con le loro passioni, le loro paure, le loro manie. Un horror ambientato fra Italia e Giappone: ma anche la storia del mutamento femminile, e del doppio passaggio che porta dall’adolescenza all’età adulta. E dall’età adulta alla morte.
All'inizio non sapevo se veramente il libro mi piaceva o meno.
Mentre leggevo pensavo che i ragazzi appassionati di manga sembravano dei posseduti, un po' troppo fuori di testa per un semplice "fumetto", poi ho pensato che la Sensei fosse veramente una persona antipatica, troppo piena di sè, e decisamente pietosa.
Poi ho pensato che della Wicca non mi interessava minimamente niente e non ci vedevo una grande attinenza con la storia in sè.
Insomma ho pensato molte cose, e devo dire che non ho cambiato particolarmente la mia idea iniziale.
L'idea devo ammettere che è buona, in fin dei conti credo che chiunque di noi si sia innamorato di un personaggio di un libro/fumetto. Però allo stesso tempo devo dire che non mi è piaciuto l'estremismo, ovvero arrivare ad uccidere per aprire quella porta che andava verso il mondo della fantasia, l'impazzire per una passione a tal punto da veramente non capire più nulla.
Ecco, forse questo è il lato che più mi lascia perplessa e mi fa propendere per un voto di 3 stelline su 5, non vorrei mai arrivare ad avere un'ossessione per una personaggio che non esiste, vorrei abbandonarmi alla fantasia pur sapendo bene qual'è il confine che mi divide dalla follia.
Mentre leggevo pensavo che i ragazzi appassionati di manga sembravano dei posseduti, un po' troppo fuori di testa per un semplice "fumetto", poi ho pensato che la Sensei fosse veramente una persona antipatica, troppo piena di sè, e decisamente pietosa.
Poi ho pensato che della Wicca non mi interessava minimamente niente e non ci vedevo una grande attinenza con la storia in sè.
Insomma ho pensato molte cose, e devo dire che non ho cambiato particolarmente la mia idea iniziale.
L'idea devo ammettere che è buona, in fin dei conti credo che chiunque di noi si sia innamorato di un personaggio di un libro/fumetto. Però allo stesso tempo devo dire che non mi è piaciuto l'estremismo, ovvero arrivare ad uccidere per aprire quella porta che andava verso il mondo della fantasia, l'impazzire per una passione a tal punto da veramente non capire più nulla.
Ecco, forse questo è il lato che più mi lascia perplessa e mi fa propendere per un voto di 3 stelline su 5, non vorrei mai arrivare ad avere un'ossessione per una personaggio che non esiste, vorrei abbandonarmi alla fantasia pur sapendo bene qual'è il confine che mi divide dalla follia.
Nessun commento:
Posta un commento