giovedì 2 maggio 2013

FIRMINO - Avventure di un parassita metropolitano di Sam Savage

2/5 Trama: Firmino è un topo nato in una libreria di Boston negli anni Sessanta. È il tredicesimo cucciolo della nidiata, il più fragile e malaticcio. La mamma ha solo 12 mammelle e Firmino rimane l'unico escluso dal nutrimento. Scoraggiato, si accorge che deve inventarsi qualcosa per sopravvivere e comincia ad assaggiare i libri che ha intorno. Scopre che i libri più belli sono i più buoni. E diventa un vorace lettore, cominciando a identificarsi con i grandi eroi della letteratura di ogni tempo. In un finale di struggente malinconia, Firmino assiste alla distruzione della sua libreria ad opera delle ruspe per l'attuazione del nuovo piano edilizio.

Questo libro mi ha lasciato senza parole.
Prima di tutto l'ho comprato sulla scia di un successo epocale, solo perchè mi piaceva l'idea della storia del topo come protagonista che cresce e vive tra i libri.
A parte questo però, non capisco nè il senso del successo riscosso, nè il senso della storia. Il topo è saccente, guarda dall'alto in basso (metaforicamente) tutti quelli che leggono meno di lui, è antipatico, si fa bello di un linguaggio erudito e poi scade su parolacce senza senso...
E poi seconda cosa, dopo aver saputo del plagio, non solo leggerò il libro da cui è stata rubata l'idea, ma diventa odioso anche il più bel libro quando non è farina del proprio sacco, a copiare sono bravi tutti! 

Note:
PAG.65
Talvolta mi viene da pensare che tutto quello di cui si ha bisogno nella vita è una quantità considerevole di popcorn e un po' di Bellezze.  
PAG.90
Una delle cose che ho notato è come gli estremi finiscano per fondersi. Immenso amore diventa immenso odio, la tranquillità della pace si trasforma in clamore di guerra, il tedio più sconfinato dà origine a smisurata eccitazione.  

Nessun commento:

Posta un commento