4/5 Trama: Il caso, una coincidenza, il destino, la telepatia: difficile spiegare
l'incontro fra un uomo e una donna che si rivedono, dopo trent'anni,
nello stesso albergo affacciato sul fiordo dove si erano detti addio.
Sempre che dare una spiegazione abbia un senso. Solrun e Steinn sono
entrambi cinquantenni. Nonostante il passare degli anni e il fatto che
oggi siano entrambi sposati e con figli, non hanno mai smesso di pensare
l'uno all'altra. Dopo la sorpresa dell'incontro, danno vita a un fitto
scambio di e-mail nel quale si raccontano, ripercorrendo l'episodio,
inspiegabilmente velato di mistero, che aveva messo la parola fine al
loro amore. Per ritrovarsi, come spesso accade, a scrivere due storie
diverse della stessa passione condivisa. Chissà però se le due versioni
sono davvero così differenti. Nel dialogo a distanza prendono corpo due
visioni della vita inconciliabili: lui è un professore di Fisica, ateo e
materialista, lei è un'umanista convinta che a governare i nostri
destini siano forze superiori. Forse solo il finale del romanzo saprà
dare finalmente un senso agli eventi
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