domenica 5 maggio 2013

IL COPERCHIO DEL MARE di Banana Yoshimoto

4/5 Trama: Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Quest'estate sua madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di non avere tempo per fare compagnia a una ragazzina così piena di problemi. Oltre a brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la morte della nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa. Ciononostante le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime inizia ad aiutare Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra nuotate in mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra essere il vero protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le creature che si celano negli abissi, una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari, e un balsamo per l'anima ferita di Hajime. Sul finire dell'estate, quando l'acqua diventa di giorno in giorno più fredda e il vento sulla spiaggia solleva i granelli di sabbia tiepida luce di settembre, Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari è molto triste, ma il ricordo della loro amicizia l'aiuterà a superare anche la solitudine dei lunghi mesi invernali. Forse non è riuscita a risolvere del tutto i problemi dell'amica, ma sicuramente l'ha aiutata a guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo.

Note:
PAG.11
Io, però, più che per questo, penso che il loro aspetto serva per mettere alla prova i nostri cuori. Perchè solo chi è in grado di vedere al di là delle apparenze può venire toccato dalla potenza delle loro anime delicate.
[...]
Quando conosciamo persone nuove, tutto sommato non credo che prestiamo molta attenzione al volto. Credo piuttosto che le guardiamo nell'animo. L'atmosfera che emanano, la voce, l'odore...percepiamo una combinazione di tutte queste cose.  
PAG.37
Con le voci coperte in parte dal fragore del fiume, passavamo il nostro tempo commentando quello che era successo durante i momenti di maggior impegno. La luce intensa del giorno si affievoliva, mentre la calura veniva spazzata via dalla brezza della sera. Era la prima volta che condividevo con qualcuno quella stanchezza particolare che si prova dopo una giornata di lavoro intenso. Avendo sempre fatto tutto da sola, la cosa mi provocava addirittura un po' di imbarazzo. 
PAG.38
Sono le scene in cui non c'è niente di speciale quelle che si imprimono maggiormente nel cuore. 
PAG.55
"Se tutti questi posti sono spariti nel giro di solo qualche anno per questioni di soldi, mi dici tu di che cosa posso andare orgogliosa con gli amici che, come te, vengono a trovarmi per la prima volta? Se non siamo in grado di conservare le cose belle del nostro paese, come facciamo a percepire la continuità? Su che cosa possiamo fare affidamento per trovare la forza di andare avanti? Voglio dire, se tutte le cose belle sono destinate a sparire, a che serve darsi da fare?". 
PAG.58
"Le persone non vogliono soffire né tantomeno vivere nel terrore, desiderano soltanto essere felici. Siamo tutti fatti così, per cui se ti rendi conto che un tuo comportamento potrebbe ferire qualcuno, devi modificarlo". 
PAG.59
I raggi della sera hanno una forza incredibile. Nella quiete più totale, ti fanno realizzare che ogni giornata è unica e che non tornerà una seconda volta. 
PAG.85
Fa piacere avere qualcuno che si arrabbia per te. 
PAG.88
In pratica, volevo dirle che avevamo tutt'e due i nostri difetti. E quando si sta in compagnia di qualcuno bisogna imparare a tollerarsi. 
PAG.96
I veri amici afferrano quasi tutto in un istante. Fanno a gara a capirsi e vivono in un mondo senza menzogne. 
PAG.107
Quando ero riemersa in superficie, fendendo l'acqua salata come un delfino, nell'istante in cui avevo percepito lo sguardo intenso del cielo e delle montagne, avevo deciso in tutta serenità che non mi sarebbe importato, che avrei portato avanti ciò che avevo cominciato. Perchè quella era l'unica cosa che potevo fare. Se anche la battaglia sembrava persa in partenza, io non mi sarei data per vinta. 
PAG.110
Si possono dare alla luce anche cose che non hanno mai avuto una forma in qusto mondo, e le si può far crescere nel tempo. Noi esseri umani abbiamo una forza incredibile. Una forza che non verrà mai meno, nonostante ci sia qualcuno che faccia di tutto per disperderla, contenerla e sopprimerla. 
PAG.113
Se tutte le persone riuscissero a creare un contatto così profondo con le cose che succedono attorno a loro credo che il mondo forse...
... il mondo forse risplenderebbe di un'unica grande luce, di un bagliore irresistibile generato da tutte le stelle unite, di un fulgore visibile anche nel buio più pesto. Proprio come quando dalla punta del promontorio avevo visto il mio paese e la mia amata baia estendersi a perdita d'occhio. Proprio come quando, assottigliando gli occhi, avevo visto lo sfavillio dorato del mare in lontananza.
 
 
 
 

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