4/5 Trama: Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale,
dove ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Quest'estate sua
madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando
un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è
affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di
non avere tempo per fare compagnia a una ragazzina così piena di
problemi. Oltre a brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la
morte della nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa.
Ciononostante le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime
inizia ad aiutare Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra
nuotate in mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate,
sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra
essere il vero protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le
creature che si celano negli abissi, una presenza costante e
rassicurante nella vita di Mari, e un balsamo per l'anima ferita di
Hajime. Sul finire dell'estate, quando l'acqua diventa di giorno in
giorno più fredda e il vento sulla spiaggia solleva i granelli di sabbia
tiepida luce di settembre, Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari è
molto triste, ma il ricordo della loro amicizia l'aiuterà a superare
anche la solitudine dei lunghi mesi invernali. Forse non è riuscita a
risolvere del tutto i problemi dell'amica, ma sicuramente l'ha aiutata a
guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo.
Note:
PAG.11
Io, però, più che per questo, penso che il
loro aspetto serva per mettere alla prova i nostri cuori. Perchè solo
chi è in grado di vedere al di là delle apparenze può venire toccato
dalla potenza delle loro anime delicate.
[...]
Quando conosciamo persone nuove, tutto sommato non credo che prestiamo molta attenzione al volto. Credo piuttosto che le guardiamo nell'animo. L'atmosfera che emanano, la voce, l'odore...percepiamo una combinazione di tutte queste cose.
[...]
Quando conosciamo persone nuove, tutto sommato non credo che prestiamo molta attenzione al volto. Credo piuttosto che le guardiamo nell'animo. L'atmosfera che emanano, la voce, l'odore...percepiamo una combinazione di tutte queste cose.
PAG.37
Con le voci coperte in parte dal fragore
del fiume, passavamo il nostro tempo commentando quello che era successo
durante i momenti di maggior impegno. La luce intensa del giorno si
affievoliva, mentre la calura veniva spazzata via dalla brezza della
sera. Era la prima volta che condividevo con qualcuno quella stanchezza
particolare che si prova dopo una giornata di lavoro intenso. Avendo
sempre fatto tutto da sola, la cosa mi provocava addirittura un po' di
imbarazzo.
PAG.38
Sono le scene in cui non c'è niente di speciale quelle che si imprimono maggiormente nel cuore.
PAG.55
"Se tutti questi posti sono spariti nel
giro di solo qualche anno per questioni di soldi, mi dici tu di che cosa
posso andare orgogliosa con gli amici che, come te, vengono a trovarmi
per la prima volta? Se non siamo in grado di conservare le cose belle
del nostro paese, come facciamo a percepire la continuità? Su che cosa
possiamo fare affidamento per trovare la forza di andare avanti? Voglio
dire, se tutte le cose belle sono destinate a sparire, a che serve darsi
da fare?".
PAG.58
"Le persone non vogliono soffire né
tantomeno vivere nel terrore, desiderano soltanto essere felici. Siamo
tutti fatti così, per cui se ti rendi conto che un tuo comportamento
potrebbe ferire qualcuno, devi modificarlo".
PAG.59
I raggi della sera hanno una forza
incredibile. Nella quiete più totale, ti fanno realizzare che ogni
giornata è unica e che non tornerà una seconda volta.
PAG.85
Fa piacere avere qualcuno che si arrabbia per te.
PAG.88
In pratica, volevo dirle che avevamo
tutt'e due i nostri difetti. E quando si sta in compagnia di qualcuno
bisogna imparare a tollerarsi.
PAG.96
I veri amici afferrano quasi tutto in un istante. Fanno a gara a capirsi e vivono in un mondo senza menzogne.
PAG.107
Quando ero riemersa in superficie,
fendendo l'acqua salata come un delfino, nell'istante in cui avevo
percepito lo sguardo intenso del cielo e delle montagne, avevo deciso in
tutta serenità che non mi sarebbe importato, che avrei portato avanti
ciò che avevo cominciato. Perchè quella era l'unica cosa che potevo
fare. Se anche la battaglia sembrava persa in partenza, io non mi sarei
data per vinta.
PAG.110
Si possono dare alla luce anche cose che
non hanno mai avuto una forma in qusto mondo, e le si può far crescere
nel tempo. Noi esseri umani abbiamo una forza incredibile. Una forza che
non verrà mai meno, nonostante ci sia qualcuno che faccia di tutto per
disperderla, contenerla e sopprimerla.
PAG.113
Se tutte le persone riuscissero a creare
un contatto così profondo con le cose che succedono attorno a loro credo
che il mondo forse...
... il mondo forse risplenderebbe di un'unica grande luce, di un bagliore irresistibile generato da tutte le stelle unite, di un fulgore visibile anche nel buio più pesto. Proprio come quando dalla punta del promontorio avevo visto il mio paese e la mia amata baia estendersi a perdita d'occhio. Proprio come quando, assottigliando gli occhi, avevo visto lo sfavillio dorato del mare in lontananza.
... il mondo forse risplenderebbe di un'unica grande luce, di un bagliore irresistibile generato da tutte le stelle unite, di un fulgore visibile anche nel buio più pesto. Proprio come quando dalla punta del promontorio avevo visto il mio paese e la mia amata baia estendersi a perdita d'occhio. Proprio come quando, assottigliando gli occhi, avevo visto lo sfavillio dorato del mare in lontananza.
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