domenica 12 maggio 2013

L'ENTRATA DI CRISTO A BRUXELLES - SENZA NOME Due novelle di Amélie Nothomb

5/5 Trama: Non c'è amore più grande di quello edificato sulle macerie di un crimine inconfessato ..."
Due racconti, due storie di redenzione. Da una colpa: un giovane compie un gesto criminale per gelosia e fugge lontano, fino a quando non decide di tornare a casa ... E da una vita senza passione: un uomo vaga alla ricerca dell'amore assoluto tra gli spazi sconfinati della Finlandia. Lo troverà, ma in una forma che mai avrebbe sospettato. Ognuno è libero, e questo è uno dei grandi temi di Amélie Nothomb: se è il caso a scommbinare le nostre vite, siamo noi ad assecondarlo sino alle sue estreme conseguenze. 

La cosa davvero spettacolare della scrittura della Nothomb è che apparentemente sembra non andare a parare da nessuna parte, e poi l'illuminazione.
Leggendo il primo racconto pensavo appunto che era un libretto un po' sottotono rispetto al solito, poi invece passo al secondo e mi pare decisamente meglio.
Chiudo il libro perchè finito, e il libro mi entra dentro, nel senso che l'apparenza di questi due racconti è invece molto diversa dalla sostanza, solo poi li ho capiti e ne ho capito la retrospettiva.
Attenzione, non dico di aver capito cosa la Nothomb voleva comunicare, perchè ognuno di noi può interpretarli e capirne ciò che preferisce, dico soltanto che li ho capiti in base a come sono io, in base al mio carattere alla mia vita e alle mie scelte, e mi sono sembrati assolutamente semplici ma efficaci.
Lettura da non sottovalutare! 

Nessun commento:

Posta un commento