mercoledì 26 giugno 2013

CHI C'E' NEL TUO PIATTO? - Tutta la verità su quello che mangi di Jeffrey Moussaieff Masson

4/5 Trama: Quando compriamo cibo, lo cuciniamo e lo mangiamo, pochi di noi pensano di mettere in atto una vera e propria scelta morale, che riguarda anche la vita del pianeta. Se, per esempio, ci riempiamo il piatto di carne (mammiferi, uccelli e pesci d’allevamento) o di un qualsiasi derivato animale (latte, formaggio, uova), in realtà stiamo anche decidendo che il 30 per cento della superficie terrestre venga impiegata direttamente o indirettamente per il bestiame, che per l’intero ciclo si emettano più gas serra del sistema mondiale dei trasporti, oppure che si consumino cinquantamila litri d’acqua per ottenere mezzo chilo di carne. Perché queste sono le decisioni coinvolte nel processo che porta la bistecca sul nostro tavolo. Niente di meno. Per aprirci gli occhi Jeffrey Moussaieff Masson – di formazione psicoanalitica classica ma anche studioso di emotività animale – ci assesta un salutare schiaffo da maestro zen: conosciamo le conseguenze dell’allevamento intensivo? Abbiamo mai pensato all’impatto sul clima, sulla deforestazione, sull’inquinamento? O ancora, come possiamo credere che mangiare animali, dopo averne torturato i corpi, possa favorire il nostro benessere? La risposta di Masson è l’uovo di Colombo: solo negando la realtà di «chi» c’è dall’altro lato della forchetta possiamo rimanere carnivori, tanto più che dal punto di vista evolutivo rispetto ai nostri concorrenti predatori abbiamo una dotazione a dir poco inadatta, dalla dentatura al metabolismo. Quindi, sono tanti e forti gli argomenti a favore di una dieta complessivamente ecosostenibile: la nostra salute fisica ed emotiva, la salute degli animali che chiamiamo cibo e, last but not least, la salute dell’unico pianeta che abbiamo. Ecco dunque che al grido di «think pig, not bacon», Masson si unisce al coro della Food Revolution, una rivoluzione alimentare che dagli Stati Uniti ora è arrivata anche qui: dopo aver letto questo libro non guarderemo più con gli stessi occhi «chi c’è nel nostro piatto».

Ho sempre pensato che se un giorno dovessi avere una piccola fattoria, ci metterei tanti animali, liberi all'aria aperta e nei prati, d'inverno cercherei di ripararli dal freddo e metterli tutti insieme al calduccio.
E poi piangerei quando uno qualsiasi di loro se ne andasse.
E' così, gli animali sono indifesi, si fanno guidare dall'istinto per sopravvivere ma non toccano nulla di più di quanto non sia loro necessario.
Noi? beh noi vogliamo tutto anche quello che poi buttiamo perchè è di troppo, e quindi?
Quindi niente, diventerò vegetariana, perchè questo libro fa riflettere. E insegna...
E io non mangio i miei amici.
Se vi avanza qualche umano inutile (e ce ne sono tanti) possiamo tornare al cannibalismo se sentite proprio l'esigenza di carne.
Ma gli animali... beh loro no, non se li trattiamo peggio che bestie, negli allevamenti intensivi, non di fronte a urla di paura coscente del mattatoio, non se una mucca grida disperata perchè appena partorito gli portano via il vitellino.
Mamme di tutto il mondo voi cosa fareste?
Non leggete questo libro per cambiare una religione, ma leggetelo per dare voce a qualcosa che già sapete ma finora avete scelto di non sapere.
E poi domandatevi (onestamente) cosa fa bene alla vostra salute.
Se la verdura del vostro orto, o se carne ricca di antibiotici e senza le normali qualità della carne cresciuta naturalmente.

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