mercoledì 26 giugno 2013

LA PIOGGIA DEVE CADERE di Michel Faber

2/5 Trama: Una supplente che scopre attraverso i temi degli allievi che la vecchia insegnante era stata uccisa dal marito in classe davanti agli scolari. Due donne legate da una storia d'amore che si lasciano morire, l'una d'inedia, l'altra di bulimia. Un mondo nel futuro popolato di pesci che galleggiano nell'aria. I pensieri di una donna appena uccisa che segue il suo assassino fino in camera da letto... Situazioni morbose, traumi psicologici, la violenza come una delle cose di tutti i giorni. Quindici racconti, vincitori di numerosi premi, compongono questa raccolta, per la quale Faber fu definito dal «Times Literary Supplement» "maestro della short story".

Vi racconto una cosa, ma è un segreto, quindi ve lo dico sottovoce.
A me Michel Faber non piace, però non so perchè continuo a leggerlo.
Sarà come scrive, sarà che è scorrevole, sarà che forse tutti noi abbiamo un autore che non ci piace ma lo leggiamo lo stesso.
Fatto sta che io Michel non lo sopporto, tutti i suoi libri sono insulsi e inconcludenti, questo poi ancora di più.
Che ve lo ricordo a fare che io i racconti li dimentico a mano a mano che inizio quello successivo, quindi di questi non potrei raccontarvene nemmeno uno.
So che non mi sono piaciuti, questo lo ricordo, come ricordo che alcuni non hanno ne capo ne coda, non si capisce nemmeno la morale.
Hanno tutti una fine buttata lì, alla "va là che vai bene" nemmeno uno finisce in modo intelligente e completo.
Di tutte queste ciofeche ne salvo uno, uno solo, che è dolce, emozionante e semplice, anche se la fine è un inizio, e si intitola Il Tunnel dell'Amore.
Il resto? Quale resto?
Lasciate perdere.

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