domenica 23 giugno 2013

FLAVIA DE LUCE E IL DELITTO NEL CAMPO DI CETRIOLI di Alan Bradley

5/5 Trama: Inghilterra, 1950. In un'antica dimora vittoriana, il Colonnello de Luce, vedovo e veterano di guerra, alleva con dedizione e pazienza le sue tre figlie. L'ultima, Flavia, di undici anni, ha una vera passione per le scienze che si traduce in lunghe ore trascorse a fantasticare dentro un polveroso laboratorio di chimica allestito nel solaio. L'inquietante rinvenimento sui gradini di casa di un uccello morto con un raro francobollo stretto nel becco, segna il primo drammatico cambiamento nella tranquilla routine della famiglia de Luce. Quando dietro casa viene rinvenuto un cadavere e il colonnello viene accusato di omicidio, Flavia decide che è finalmente giunta l'ora di mettere a frutto le sue capacità deduttive.
[1° Volume - Flavia De Luce]

Se nel ripieno la dolcezza non fosse nascosta, chi sopporterebbe la durezza della crosta? *William King, L'arte di cucinare*

Quando ero più o meno dodicenne, amavo inventare un sacco di storie con la bambina che abitava a fianco a casa mia...
La sua casa poi era per noi un intrigo di misteri.
Viveva al primo piano di una villetta, sopra di lei stavano i proprietari della villa.
Nel piano terra c'erano una stanza che i suoi usavano come cantina e deposito di cianfrusaglie, c'era la lavanderia comune per le due famiglie, e poi c'erano tre stanze del mistero.
Da brave bambine non curiose sapevamo che in una stanza c'erano le cianfrusaglie della famiglia di sopra, in una sembra essere stato allestito un salottino vittoriano, completo di credenza in legno e tipiche tazze da tè inglesi. E nella terza stanza pareva esserci un ufficio.
In questa stanza in particolare, essendo a ovest, quando tramontava il sole filtrava una luce particolare tra i rami dell'albero davanti, che dava alla stanza un'aspetto particolare.
I mobili erano stile anni 60 piuttosto scuri, per terra era stata messa della moquette altrettanto scura, e mi faceva molto pensare ad un romanzo di fantascienza.
Aprendo i vari armadi (se i proprietari si riconoscono sappiano che non abbiamo preso nulla solo guardato) c'erano dei disegni di bambini (pensavamo ai nipoti ma non avevano nemmeno figli, non avevamo preso in considerazione a eventuali figli di fratelli), giocattoli e ricordi...
Entravamo di nascosto quando la loro macchina non era parcheggiata in garage, e cominciavamo a ricamare delle storie su rapimenti, omicidi, scambi di identità e chissà cos'altro.
Leggendo il libro con protagonista Flavia Sabina De Luce, ho avuto la stessa impressione.
Lei poi appassionata chimica, piccola secchiona curiosa, ha suscitato in me l'emozione del proibito, l'emozione forte dell'essere parte di un intrigo e di riuscire a capirne i meccanismi.
Fino alla fine ho quasi sperato che si fosse inventata tutto, che si svegliasse da un sogno in cui aveva vissuto questa esilarante esperienza. Un po' come facevo io con la mia amichetta.
Se pensate di avere tra le mani un libro per bambini/ragazzi solo perché la protagonista è una bambinetta, vi sbagliate di grosso.
Se pensate di avere tra le mani un libro per adulti che sanno tutto, vi sbagliate di grosso.
Questo è il classico libro che va bene per tutti, contiene un sacco di ingredienti che si adattano alla lettura di chiunque. Il mistero, la suspence, il rapimento, il carcere, l'omicidio, la chimica, i dispetti tra sorelle, la mancanza della mamma, la governate che fa orrende torte alla crema, un padre un po' assente appassionato di francobolli, e in tutto questo molti suggerimenti su letture classiche.
Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa e consiglio vivamente questa lettura.
Vi sorprenderà!

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