5/5 Trama: «Tutto ha inizio con due gemelli che una madre disperata è costretta ad
affidare alla nonna, lontano da una grande città dove cadono le bombe e
manca il cibo. Siamo in un paese dell'Est, ma né l'Ungheria né alcun
luogo preciso vengono mai nominati.
Un inizio folgorante che ci immette di colpo nel tempo atroce dell'ultima guerra raccontandolo come una metafora. La nonna è una "vecchia strega" sporca, avara e senza cuore e i due gemelli, indivisibili e intercambiabili quasi avessero un'anima sola, sono due piccoli maghi dalla prodigiosa intelligenza. Intorno a loro ruotano personaggi disegnati con pochi tratti scarni su uno sfondo di fame e di morte. Favola nera dove tutto è reso veloce ed essenziale da una scrittura limpida e asciutta che non lascia spazio alle divagazioni.
Un avvenimento tira l'altro come se una mano misteriosa e ricca di sensualità li cavasse fuori dal cilindro di un prestigiatore crudele».
Un inizio folgorante che ci immette di colpo nel tempo atroce dell'ultima guerra raccontandolo come una metafora. La nonna è una "vecchia strega" sporca, avara e senza cuore e i due gemelli, indivisibili e intercambiabili quasi avessero un'anima sola, sono due piccoli maghi dalla prodigiosa intelligenza. Intorno a loro ruotano personaggi disegnati con pochi tratti scarni su uno sfondo di fame e di morte. Favola nera dove tutto è reso veloce ed essenziale da una scrittura limpida e asciutta che non lascia spazio alle divagazioni.
Un avvenimento tira l'altro come se una mano misteriosa e ricca di sensualità li cavasse fuori dal cilindro di un prestigiatore crudele».
Esercizio di accattonaggio
In questo libro si parla di guerra, ma non è un libro di guerra.
Immaginate nel silenzio uno sparo, e l'eco che ti rimane in testa nonostante torni il silenzio.
Immaginate quell'attimo tra l'uscita dell'inverno e l'entrata della primavera, quel caldo che vorrebbe scaldare le ossa ma il freddo e l'umido ancora predominano.
Immaginate case vecchie e umide, colori in scala di grigio, perfino l'erba nuova che nasce è grigia.
Partendo da questo palcoscenico, il libro ti entra dentro, come quel freddo e umido che entra nelle ossa, o l'eco dello sparo nella testa.
Inizia la storia pensando di avere ben in testa e davanti agli occhi le scene, le storie, l'evolversi delle vicende.
Poi il libro scorre, le parole sono un ruscello primaverile che ricomincia a camminare dopo l'inverno, e le storie cambiano.
Quello che prima avevi dato per scontato ora qualcuno dice che te lo sei immaginato.
E avanti così. Fino alla fine.
Poi chiudi il libro e le stagioni sono passate, gli anni si sono susseguiti, e tu non te ne sei nemmeno accorto.
Lucas e Claus sono cresciuti, o forse te lo sei immaginato.
Sono Lucas e Claus o è uno solo.
A volte sono due, altre volte è uno rimasto solo che cerca l'altro, altre volte ancora è solo uno e l'altro non è mai esistito.
Se questo libro avesse parlato di guerra, forse sarebbe stato più dolce, sarebbe entrato meno dentro.
Invece è duro, è essenziale, ma crudo e spiazzante.
Immaginate nel silenzio uno sparo, e l'eco che ti rimane in testa nonostante torni il silenzio.
Immaginate quell'attimo tra l'uscita dell'inverno e l'entrata della primavera, quel caldo che vorrebbe scaldare le ossa ma il freddo e l'umido ancora predominano.
Immaginate case vecchie e umide, colori in scala di grigio, perfino l'erba nuova che nasce è grigia.
Partendo da questo palcoscenico, il libro ti entra dentro, come quel freddo e umido che entra nelle ossa, o l'eco dello sparo nella testa.
Inizia la storia pensando di avere ben in testa e davanti agli occhi le scene, le storie, l'evolversi delle vicende.
Poi il libro scorre, le parole sono un ruscello primaverile che ricomincia a camminare dopo l'inverno, e le storie cambiano.
Quello che prima avevi dato per scontato ora qualcuno dice che te lo sei immaginato.
E avanti così. Fino alla fine.
Poi chiudi il libro e le stagioni sono passate, gli anni si sono susseguiti, e tu non te ne sei nemmeno accorto.
Lucas e Claus sono cresciuti, o forse te lo sei immaginato.
Sono Lucas e Claus o è uno solo.
A volte sono due, altre volte è uno rimasto solo che cerca l'altro, altre volte ancora è solo uno e l'altro non è mai esistito.
Se questo libro avesse parlato di guerra, forse sarebbe stato più dolce, sarebbe entrato meno dentro.
Invece è duro, è essenziale, ma crudo e spiazzante.
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