mercoledì 26 giugno 2013

LA STRAORDINARIA INVENZIONE DI HUGO CABRET di Brian Selznick

5/5 Trama: La luna, le luci di una città, una stazione affollata, due occhi spaventati. Le immagini a carboncino scorrono come in un cinema di carta fino a inquadrare il volto di Hugo Cabret, l'orfano che vive nella stazione di Parigi. Nel suo nascondiglio segreto, Hugo coltiva il sogno di diventare un grande illusionista e di portare a termine una missione: riparare l'automa prodigioso che il padre gli ha lasciato prima di morire. Ma, sorpreso a rubare nella bottega di un giocattolaio, Hugo si imbatterà in Isabelle, una ragazza che lo aiuterà a risolvere un affascinante mistero in cui identità segrete verranno svelate e un grande, dimenticato maestro del cinema tornerà in vita. Tra romanzo, cinema e graphic novel, un libro in cui le parole illustrano le immagini. 

La prima volta che vidi l'immagine del razzo che colpisce la luna (Viaggio nella luna, di Georges Melies)
http://vitalorusso.files.wordpress.com/2012/02/a-trip-t…

ricordo che era su MTV, nello spezzone di una pubblicità.
Mi aveva rapita, mi aveva conquistata.
Melies era un visionario, un innovatore.
Per l'epoca è stato un grande uomo.
Il libro ha evocato la grandezza di quest'uomo, ha costruito una storia semplice ma al tempo stesso intricata e originale attorno alla sua figura.
Aggiungendo in tutto questo il fattore "bambino".
Figlio di orologiaio, che ha appreso l'arte degli ingranaggi.
Oserei dire il giusto connubio tra l'innovazione di Melies e la perfezione quasi impossibile di Escher.
Non so se vorrei vedere il film al cinema, lo vorrei in bianco e nero. Non vorrei perderne il sapore che si prova nel leggere e sfogliare le belle immagini del libro.

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