mercoledì 26 giugno 2013

UCCIDERE IL PADRE di Amélie Nothomb

3/5 Trama: Un'ambientazione quasi western fa da sfondo allo strano caso di Joe Whip, 15 anni: non si sa chi sia suo padre e la sola cosa che gli dà soddisfazione è fare trucchi di magia.Quando sua madre lo mette alla porta, vaga per i bar di Reno intrattenendo i clienti con giochi di prestigio. Norman Terence, il più abile mago della zona, lo accoglie da subito in casa sua e Joe sembra trovare in lui un padre oltre che un mentore. Riuscirà l'allievo a superare il maestro? Un romanzo in forma di partita di poker sentimentale, con suspense garantita fino all'ultima carta.

Non so bene cosa dire di questo libercolo....
Ameliè mi aveva affascinato nelle prime letture, ma ora?...
Beh, forse ora non hai più così tante belle idee da divulgare, le tue battutacce cariche di sarcasmo, piene di te, addirittura esagerate a volte, che mi hanno fatto chiedere stupita se non fossi un po' troppo saccente. Eri troppo perfetta, eri troppo spigolosa, eri ancora e comunque troppo perfetta per noi esseri inferiori.
Non che questo libro sia brutto, la storia scorre, è plausibile, ma non c'è nessun elemento della solita scrittura della Nothomb a me cara.
Più volte nella lettura ho riguardato il nome dell'autrice, magari nella foga ho preso un libro per un altro, ma no, era proprio lei l'autrice.
Che delusione.
Avevo bisogno dell'acido che solo tu sai dare, quel giusto pizzico di cattiveria misto sarcasmo, misto a "sono troppo per voi"... peccato. 

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