Trama 5/5: "Non avrei scommesso un centesimo sui miei cinquant'anni. Sui trenta forse, ma cinquanta neanche a pensarci." Se si guarda alle spalle, Piero Pelù non riesce a spiegarsi come faccia a essere ancora vivo. Ha dedicato ogni ora dei suoi giorni alla divinità più esigente che il suo cuore pagano potesse venerare: la Dea Musica. Per lei ha trascorso notti insonni a limare versi, ha girovagato per il mondo esibendosi con la stessa passione nei club più intimi e sui palchi dei principali festival internazionali. Al fianco dei Litfiba e in solitaria, Piero ha attraversato da protagonista oltre trent'anni di storia della musica italiana, contribuendo in modo significativo alla nascita della scena rock contemporanea. I suoi live adrenalinici lo hanno messo più volte a rischio, i suoi attacchi frontali ai potenti di turno e le sue grida di rabbia contro le organizzazioni mafiose gli sono costati cari: minacce, gogne mediatiche e addirittura il divieto di esibirsi in Sicilia. In queste pagine Piero si racconta a ruota libera, esorcizzando le sue paure e confidando i suoi timori. Primo fra tutti l'incubo delle droghe pesanti, che sono un grande mezzo di potere delle mafie, che ciclicamente minacciano l'esistenza delle generazioni più a rischio e che hanno coinvolto persone a lui care. Questo libro raccoglie la storia di un'evoluzione, la confessione di un ragazzo di strada divenuto uomo in rivolta, di un musicista che scava nella sua anima gitana per ricordarci che la disobbedienza non è un gioco da ragazzi...
***
Piero Pelù mi è sempre piaciuto tanto, i Litfiba hanno accompagnato la mia gioventù verso una china ribelle e basata su principi morali indissolubili.
Quindi mi sento di ringraziarlo perché molti dei testi li ho fatti miei, non intendo ricopiati (come dice lui di molte frasi tratte dai libri) ma metabolizzati e interiorizzati, e ci sono cose in cui credo fermamente, gocce in un oceano sconfinato che io piccola e insignificante non posso cambiare ma una cosa che faccio è quella di parlarne con gli amici e qualcuno capisce.
Questo per dire che sicuramente ci sono persone che hanno la volontà (e la capacità) di cambiare in grande, e questo è Piero, e poi ci sono entità più piccole, non meno volenterose certo, ma con meno capacità e possibilità di farsi sentire.
Ma anche una pianta nasce da un piccolo seme e poi diventa grande e rigogliosa, quindi si dovrebbe cercare di essere come quel seme... e io quel seme cerco di sparpagliarlo in giro nelle teste di chi conosco...
Detto questo Pelù è il simbolo del ribelle positivo con un grande cuore, è per questo che è un grande uomo.
Il mio rammarico (e credo anche il suo) è il paese marcio in cui viviamo, e spesso si fatica a far cambiare le idee alla gente, e il modo di fare (o di fregare) dei nostri politici.
Ma lui ha la voce per farsi sentire e io continuo a confidare in lui!
Detto questo, il libro si legge veramente veloce, fin troppo direi, piacevole mai noioso e ho scoperto un bel po' di cose che non sapevo, perché caro Piero, io non guardo la TV e non leggo i giornali di Gossip, perché credo in altre forme d'arte, quindi certi tuoi aneddoti o sfaccettature della tua vita non le sapevo, ma per una questione di rispetto.
Sì, ti rispetto per quello che sei e per quello che dici, ti ho conosciuto un po' meglio e ne sono felice, mi sono sentita invitata a casa tua a bere una birra e mangiare in compagnia, e parlare di quello che abbiamo nelle vene, nella testa e soprattutto nel cuore.
Tu hai voluto raccontarti un po' di più e io l'ho apprezzato tanto.
Mi hai regalato una parte di te che aumenta ancora di più la stima che ho nei tuoi confronti.
E niente...io faccio parte di quei fun che ti sostengono sempre.
Ti abbraccio forte...
http://www.youtube.com/watch?v=wUdFpE46Zp4
Quindi mi sento di ringraziarlo perché molti dei testi li ho fatti miei, non intendo ricopiati (come dice lui di molte frasi tratte dai libri) ma metabolizzati e interiorizzati, e ci sono cose in cui credo fermamente, gocce in un oceano sconfinato che io piccola e insignificante non posso cambiare ma una cosa che faccio è quella di parlarne con gli amici e qualcuno capisce.
Questo per dire che sicuramente ci sono persone che hanno la volontà (e la capacità) di cambiare in grande, e questo è Piero, e poi ci sono entità più piccole, non meno volenterose certo, ma con meno capacità e possibilità di farsi sentire.
Ma anche una pianta nasce da un piccolo seme e poi diventa grande e rigogliosa, quindi si dovrebbe cercare di essere come quel seme... e io quel seme cerco di sparpagliarlo in giro nelle teste di chi conosco...
Detto questo Pelù è il simbolo del ribelle positivo con un grande cuore, è per questo che è un grande uomo.
Il mio rammarico (e credo anche il suo) è il paese marcio in cui viviamo, e spesso si fatica a far cambiare le idee alla gente, e il modo di fare (o di fregare) dei nostri politici.
Ma lui ha la voce per farsi sentire e io continuo a confidare in lui!
Detto questo, il libro si legge veramente veloce, fin troppo direi, piacevole mai noioso e ho scoperto un bel po' di cose che non sapevo, perché caro Piero, io non guardo la TV e non leggo i giornali di Gossip, perché credo in altre forme d'arte, quindi certi tuoi aneddoti o sfaccettature della tua vita non le sapevo, ma per una questione di rispetto.
Sì, ti rispetto per quello che sei e per quello che dici, ti ho conosciuto un po' meglio e ne sono felice, mi sono sentita invitata a casa tua a bere una birra e mangiare in compagnia, e parlare di quello che abbiamo nelle vene, nella testa e soprattutto nel cuore.
Tu hai voluto raccontarti un po' di più e io l'ho apprezzato tanto.
Mi hai regalato una parte di te che aumenta ancora di più la stima che ho nei tuoi confronti.
E niente...io faccio parte di quei fun che ti sostengono sempre.
Ti abbraccio forte...
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