mercoledì 2 agosto 2017

IL FIGLIO di Lois Lowry

Trama 5/5: Questa è la storia di Claire, ma anche di Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell'inquietante realtà distopica inventata dall'autrice. Siamo al Villaggio, Claire ha solo 14 anni e ha ricevuto il ruolo di "Birthmother": dopo l'inseminazione artificiale diventerà un "contenitore" e partorirà il suo "prodotto". Nessuno le ha spiegato quanto sarà doloroso, nessuno l'ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere suo figlio. Ma il parto di Claire è tutt'altro che semplice: subisce il primo cesareo di tutta la comunità. Per un'imprudenza dell'infermiera viene a sapere che il figlio, il numero 36, sta bene. A causa delle complicazioni, però, Claire viene "decertificata", dichiarata non adatta a essere una Birthmother e assegnata alla piscicoltura. La ragazza, sconvolta da un'atroce sensazione di perdita, ha ormai un unico scopo: ritrovare suo figlio. L'arrivo al vivaio della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato "mare" con la sua strana ciurma, potrebbe essere il suo mezzo di fuga, quando rapirà il bambino...
[Volume 4 - Saga THE GIVER]

E con questo capitolo finale, si conclude la saga di The Giver / Il donatore. Una saga piuttosto visionaria e fantascentifica, ma anche politica, organizzata e a mio avviso possibile. Perchè alla fine non siamo poi così distanti dalla visione presentata in questa storia, e questo mi fa paura.
Comunque per la conclusione si ricomincia da capo.
Si ritorna ai tempi di Jonas piccolo per recuperare un personaggio Claire che farà un percorso particolare da partoriente per poi essere trasferita al centro ittico.
La sua vita sarà votata alla ricerca del figlio, anche se le partorienti di solito partoriscono un prodotto, lei ha avuto problemi, non ha completato il ciclo delle 3 gravidanze, ma non ha partorito solo un prodotto, lei ha fatto un figlio e lo cercherà disperatamente, rinunciando all'amore, rinunciando alla sua giovinezza.
Si ritroverà poi alla fine del libro, con Jonas grande, la storia si ricongiungerà con i volumi precedenti e lei alla fine ritroverà amore e figlio perduto.
L'effetto che mi fanno le saghe tipo questa (più moderna) o libri come Nuovo Mondo o 1984, è che sembrano ipotizzare un futuro talmente prossimo da non vedere subito le attinenze con il presente.
A dire il vero mi fanno una gran paura, ecco, perchè certi aspetti li stiamo già vivendo e non ce ne rendiamo conto.
Sono rimaste poche menti che riescono a sfuggire dal controllo, dal meccanismo imposto dall'alto, ma noi continuiamo a negare, continuiamo a dire che non è così, ma siamo a un passo dal diventare una società controllata come questi libri ci raccontano.
Ma questa è un'altra storia... troppo lunga da raccontare...

Nessun commento:

Posta un commento