Trama 3/5: Dopo il terremoto di Fukushima, Amélie Nothomb torna per la prima volta in Giappone nel 2012, a distanza di quasi vent'anni dalla devastante ed esilarante esperienza raccontata in Stupore e tremori e in Né di Eva né di Adamo. Un viaggio sentimentale raccontato con profondo coinvolgimento.
[6° volume biografia Nothomb]
[6° volume biografia Nothomb]
Cronologicamente è il sesto libro della biografia della Nothomb.
E' un ritorno in Giappone dopo molti anni di assenza e l'incontro con la tata e l'ex fidanzato.
A dire il vero un po' deludente, nel senso che a parte la parte psicologica del "ritorno" e "incontro" analizzata dalla Nothomb, quindi un viaggio nei suoi sentimenti, di per sé è un libretto perdibile che non toglie e non aggiunge nulla a quanto già descritto negli altri libri biografici.
Ad un certo punto ci si convince che sono solo manovre commerciali perché l'edizione Voland è sempre costosetta rispetto al contenuto...
Per veri appassionati della Nothom senza dubbio non può mancare, per tutti gli altri prendetelo pure in biblioteca!
E' un ritorno in Giappone dopo molti anni di assenza e l'incontro con la tata e l'ex fidanzato.
A dire il vero un po' deludente, nel senso che a parte la parte psicologica del "ritorno" e "incontro" analizzata dalla Nothomb, quindi un viaggio nei suoi sentimenti, di per sé è un libretto perdibile che non toglie e non aggiunge nulla a quanto già descritto negli altri libri biografici.
Ad un certo punto ci si convince che sono solo manovre commerciali perché l'edizione Voland è sempre costosetta rispetto al contenuto...
Per veri appassionati della Nothom senza dubbio non può mancare, per tutti gli altri prendetelo pure in biblioteca!
Note:
PAG.45
Un'ora fa pensavo che ritrovarsi dovesse essere proibito. Adesso penso che dovrebbero esserlo anche le separazioni.
PAG.114
Questo pianeta ci propone la sua scala: come potremmo sentirci piccoli su una terra che ci sbalordisce? Bell'affare, venire a sapere che Giove e il Sole ci superano a dismisura! La maggior parte di noi non è in grado di verificare questa sproporzione con i propri occhi, e ciò di cui non si è fatta l'esperienza sensoriale ha per noi così poca importanza quanto le frasi che ci vengono ripetute in continuazione a scuola. Ognuno di noi, invece, può comtemplare il mare, scalare una montagna e guardarsi intorno, innamorarsi: l'immensità è mille volte, dieci milioni di volte più alla nostra portata dell'infinitesimale - è per questo che tendiamo tutti ad aspirare a quello che ci supera, quello che sarebbe bellissimo se non fossimo persone che fanno tanta fatica a non ottenerlo.
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