lunedì 29 aprile 2013

TORRENTI DI PRIMAVERA - Un racconto romantico in ricordo di una grande razza di Ernest Hemingway

3/5 Trama: Il romanzo, scritto nel 1926 a Parigi, segna la rottura dell'autore conSherwood Anderson, uno degli scrittori che più influenzarono la sua formazionepropugnando la ribellione alle regole strutturali della narrativa americana.Ma mentre Anderson non era riuscito, distrutte le regole, a costruire nellesue opere alcun disegno coerente, Hemingway seppe trovare una nuova tecnicaformale. E in questa feroce satira riecheggia grottescamente tutti i piùtipici motivi andersoniani.

Di questo libro mi è piaciuta la tecnica narrativa. Il libro inizia a primavera, una piccola presentazione della storia e poi torna al passato, un anno prima per spiegare le storie di due uomini che si incrociano per poi ritornare al punto di partenza e darne una conclusione. A parte questo la storia è abbastanza piatta e inconsistente. Niente di che, in pratica, anche se c'è da tenere conto che questo libro è stato scritto per fare una parodia di un altro libro "riso nero" di Anderson, all'epoca amico di Hemingway. 

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