5/5 Trama: È primavera all'Accademia dei Vampiri e Rose sta per diplomarsi. Dalla
morte del suo compagno Mason non è più la stessa: è tormentata dai
ricordi e fa sogni terrificanti su Lissa, la sua migliore amica. Come se
non bastasse è innamorata dell'allenatore Dimitri, ma la loro è una
relazione impossibile, che deve rimanere segreta. E quando lui viene
catturato dai terribili vampiri Strigoi, Rose si ritrova a scegliere se
proteggere l'amica del cuore o salvare il suo amore. [3° volume]
[spoiler]
Arrivata alla fine di questo terzo libro della saga, mi sento di fare un bilancio.
Mi sento di confermare l'impressione che ho avuto al primo libro, e cioè la similitudine in molti tratti (ma nemmeno poi tanti) con la saga delle Cast *La casa della notte*, ma devo spezzare una lancia decisamente a favore dell'Accademia dei vampiri per due motivi fondamentali:
La storia e la scrittura mi hanno preso alla sprovvista, perchè mi aspettavo la classica storia trita e ritrita di giovani vampiri, invece ho trovato una storia appassionante, con personaggi ben definiti e dal carattere delineato. La protagonista non è la classica oca onnipotente ma deve dividere il podio con gli altri personaggi che non sono assolutamente secondari alla storia. Per non parlare poi del fatto che l'autrice ha pensato bene di non far finire il terzo libro con scene diabetiche e con promessi di amore eterno tra Rosa e Dimitri, bensì facendo trasformare lui in Strigoi e quindi obbligando lei ad abbandonare nuovamente l'accademia, e stavolta anche la sua protetta e amica Lissa. (speriamo che non decada poi nel seguito)
E infine il secondo motivo è che ringrazio vivamente l'autrice per non aver reso gli adolescenti protagonisti dei giovani deficienti tutti marche di abbigliamento e gioielli, cioè appunto giovani moderni, ma di aver fatto solo la storia fresca e moderna, avendo inserito un pizzico di classicità e genuinità nelle parti da loro svolte. Li ha resi delle persone vere pur inseriti in una storia fantasiosa.
Ora l'augurio è che i prossimi volumi non mi facciano scadere l'amore che ho provato per i personaggi, i colpi di scena che ho vissuto, e la stima che ho verso l'autrice.
Mi sento di confermare l'impressione che ho avuto al primo libro, e cioè la similitudine in molti tratti (ma nemmeno poi tanti) con la saga delle Cast *La casa della notte*, ma devo spezzare una lancia decisamente a favore dell'Accademia dei vampiri per due motivi fondamentali:
La storia e la scrittura mi hanno preso alla sprovvista, perchè mi aspettavo la classica storia trita e ritrita di giovani vampiri, invece ho trovato una storia appassionante, con personaggi ben definiti e dal carattere delineato. La protagonista non è la classica oca onnipotente ma deve dividere il podio con gli altri personaggi che non sono assolutamente secondari alla storia. Per non parlare poi del fatto che l'autrice ha pensato bene di non far finire il terzo libro con scene diabetiche e con promessi di amore eterno tra Rosa e Dimitri, bensì facendo trasformare lui in Strigoi e quindi obbligando lei ad abbandonare nuovamente l'accademia, e stavolta anche la sua protetta e amica Lissa. (speriamo che non decada poi nel seguito)
E infine il secondo motivo è che ringrazio vivamente l'autrice per non aver reso gli adolescenti protagonisti dei giovani deficienti tutti marche di abbigliamento e gioielli, cioè appunto giovani moderni, ma di aver fatto solo la storia fresca e moderna, avendo inserito un pizzico di classicità e genuinità nelle parti da loro svolte. Li ha resi delle persone vere pur inseriti in una storia fantasiosa.
Ora l'augurio è che i prossimi volumi non mi facciano scadere l'amore che ho provato per i personaggi, i colpi di scena che ho vissuto, e la stima che ho verso l'autrice.
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