mercoledì 1 maggio 2013

LA BIBLIOTECA DEI MORTI di Glenn Cooper

4/5 Trama: Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.
Perché non esiste nulla di casuale.
Perché la nostra strada è segnata.
Perché il destino è scritto.
Nella Biblioteca dei Morti.

In sè il libro è piacevole e si legge velocemente, però direi che fino a metà libro c'è una certa noia latente. In fondo non succede nulla di nuovo, la solita storia di un presunto serial killer che uccide le sue vitteme spedendogli una cartolina con disegnata una bara e la data esatta della loro morte. Il classico poliziotto bello e tenebroso e alcolizzato che non segue le regole. La collega che gli viene assegnata, carina ma non troppo che si innamorerà perdutamente di lui. Dopo la metà del libro invece la storia comincia a decollare, per assurdo fin troppo velocemente.
L'idea era buona, non lo si può negare, anche se non voglio anticipare nulla, però mi aspettavo un po' di più nella descrizione dei personaggi, invece l'autore si è concentrato per lo più sulla storia senza delineare bene (e in modo interessante) le persone coinvolte, o almeno solo in parte.
Questa è una grave pecca, infatti spesso dal carattere e dal passato di tutti i personaggi si può intuire i comportamenti e rendere più piacevole il racconto.
Però tutto sommato è stato carino come libro, una lettura da spiaggia ecco. 

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