domenica 12 maggio 2013

LA CENA di Herman Koch

2/5 Trama: Due coppie sono a cena in un ristorante di lusso. Chiacchierano piacevolmente, si raccontano i film che hanno visto di recente, i progetti per le vacanze. Ma non hanno il coraggio di affrontare l'argomento per il quale si sono incontrati: il futuro dei loro figli. Michael e Rick, quindici anni, hanno picchiato e ucciso una barbona mentre ritiravano i soldi da un bancomat. Le videocamere di sicurezza hanno ripreso gli eventi e le immagini sono state trasmesse in televisione. I due ragazzi non sono stati ancora identificati ma il loro arresto sembra imminente, perché qualcuno ha scaricato su Internet dei nuovi filmati, estremamente compromettenti. Paul Lohman, il padre di Michael, si sente responsabile. Si riconosce nel figlio perché hanno molto in comune, non ultima l'attrazione per la violenza. Non può lasciare che trascorra la sua vita in galera. Serge, il fratello di Paul, è il padre dell'altro ragazzo, il complice. Secondo i sondaggi Serge Lohman è destinato a diventare il nuovo Primo ministro olandese. Se l'omicidio verrà rivelato, sarà la fine della sua carriera politica. Babette, la moglie di Serge, sembra più interessata ai successi del marito che al futuro del proprio ragazzo. Claire, la moglie di Paul, vuole proteggere il figlio a ogni costo. Ma quanto sa di ciò che è realmente accaduto? Due coppie di genitori per bene durante una cena in un bel ristorante. Cosa saranno capaci di fare per difendere i loro figli? 

La scelta è stata piuttosto difficile tra una stellina e due.
Alla fine ho messo due stelline perchè mi è piaciuta l'idea di scandire i tempi della storia con le pietanza di una cena.
Una stellina l'avrei messa perchè sinceramente di questo tanto osannato libro potevo farne a meno.
In questa storia ho trovato vari ingredienti che stonavano:
*ragazzini di 15 anni che quasi per scherzo uccidono una senzatetto perchè è nel bancomat quando loro devono prelevare (certo bastava leggere un giornale per avere una notizia simile)
*i genitori che coprono i figli, scusandoli che stanno perdendo la loro ingenuità di bambini ma in fondo senza una barbona si può anche stare (certo anche senza tante teste di cazzo possiamo stare ma non possiamo ucciderle tutte)
*i soldi e il potere permettono alle due coppie di genitori di insabbiare tutto e di vivere felici (beh certo se erano dei poveri pezzenti il ristorante da 500€ non se lo potevano permettere e i loro figli sarebbero già a farsi sodomizzare in galera)
*un figlio di una coppia è adottato, originario del Burkina Faso, ha ricattato il fratello e il cugino di spifferare tutto alla polizia se non gli avessero dato dei soldi (alla fine del libro, misteriosamente questo ragazzo scompare, eliminato dal fratello e dal cugino. Pensavo anch'io di far sparire misteriosamente il figlio del vicino perchè mi rompe le palle, ma siccome non è nero di pelle, il razzismo non rende bene).
Ora analizzate queste componenti la morale di questo libro è:
se hai i soldi e il potere, puoi fare quello che vuoi, puoi uccidere puoi essere razzista puoi mancare di rispetto al mondo che tanto i soldi compreranno anche il tuo senso di colpa e magari in galera al posto tuo ci va un altro.
Ribadisco il concetto, bastava aprire un giornale per leggere questo, che purtroppo è all'ordine del giorno.
Mio papà quella volta mi disse che come genitore, se io avessi combinato qualcosa del genere, mi avrebbe denunciato lui in persona. Ma non perchè non mi vuole bene ma proprio per questo.
Un genitore si sente responsabile sempre di quello che fa un figlio perchè i principi glieli ha trasmessi, anche se poi il figlio cresce e si fa la sua vita, il genitore si sentirà sempre così. Ma insabbiare tutto, e per amore di un figlio convivere con il senso di colpa, dovrebbe farlo sentire doppiamente un fallito.
Un applauso sentito all'autore, avevamo proprio bisogno di avere spiattellato sotto il naso che soldi e potere possono tutto.
E un altro caloroso applauso di incoraggiamento a smettere di scrivere.

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