2/5 Trama: “Ho visto il futuro dell’horror, il suo nome è Clive Barker”, scriveva
quasi vent’anni fa Stephen King. Gli anni sono passati e Clive Barker di
strada ne ha fatta tanta, da scrittore a regista, da pittore a
produttore di successo. Autore di celebri icone del cinema quali
Pinhead, il demone per eccellenza di Hellraiser, o del killer
sanguinario Candyman, Barker ha esordito con una serie di raccolte di
racconti — scelta indubbiamente atipica — che hanno rivoluzionato un
genere e portato “sangue fresco” a tutti gli amanti della buona
letteratura.
In questo volume, il primo della serie Libri di sangue, premiato con i prestigiosi British e World fantasy Award e portato sul grande schermo dal regista John Harrison, faremo la conoscenza con la dottoressa Mary Florescu, il cui esperimento parascientifico, condotto assieme al giovane medium Simon McNeal, darà il via a una girandola infernale che coinvolge i vivi e i morti e ci farà scoprire come mai possiamo dirci tutti “libri di sangue”
In questo volume, il primo della serie Libri di sangue, premiato con i prestigiosi British e World fantasy Award e portato sul grande schermo dal regista John Harrison, faremo la conoscenza con la dottoressa Mary Florescu, il cui esperimento parascientifico, condotto assieme al giovane medium Simon McNeal, darà il via a una girandola infernale che coinvolge i vivi e i morti e ci farà scoprire come mai possiamo dirci tutti “libri di sangue”
Avevo adorato Barker con il visionario ed originale Abarat (e seguito).
Non avevo nessuna aspettativa per questo primo volume di Libri di sangue perché sono in capace di amare i libri di racconti (sebbene siano racconti lunghi).
Però non mi è piaciuto purtroppo.
Non ci ho trovato elementi così horror come invece mi sarei aspettata dalla prefazione.
Quelli che ho trovato non erano eccezionali.
Insomma delusione, speriamo che i prossimi assumano altre connotazioni.
Non avevo nessuna aspettativa per questo primo volume di Libri di sangue perché sono in capace di amare i libri di racconti (sebbene siano racconti lunghi).
Però non mi è piaciuto purtroppo.
Non ci ho trovato elementi così horror come invece mi sarei aspettata dalla prefazione.
Quelli che ho trovato non erano eccezionali.
Insomma delusione, speriamo che i prossimi assumano altre connotazioni.
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