3/5 Trama: Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una 
costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi 
almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia 
troppo tardi, per la soluzione più semplice - e cioè non escano dalla 
stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi 
indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo 
romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa 
Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l'esperimento paranormale
 in cui l'ha coinvolta l'inquietante professor Montague. È la Casa - con
 le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole - a 
scegliere, per sempre, Eleanor Vance.
Di doman non c'è certezza...
Avendo letto il libro *Abbiamo sempre vissuto nel castello* 
della stessa autrice, chissà perchè mi aspettavo grandi cose da questo 
libro. Peccato però che non mi abbia tenuto poi molto con il fiato 
sospeso. 
E' la storia di una casa, perchè la storia non è del gruppo di persone che va a passarci un periodo di soggiorno, il problema non è quello che capita nella casa, il problema è la casa stessa.
In questa casa sono successe brutte cose in passato, e uno studioso di fenomeni paranormali invita delle persone singolari (con potere di suggestionarsi e di vedere fenomeni paranormali) per vedere le reazioni non delle persone quanto della casa. La casa sembra parlare, muoversi, gridare, ridere, piangere, cambiare angolazioni, ma non tutti vedono o sentono le stesse cose.
Alla fine Eleanor a viverla veramente questa casa e decidere di morirne per lei, e fino all'ultima pagina resti con il dubbio di chi sia veramente sano di mente o meno.
Il fatto è che una volta chiuso il libro, mi sono ritrovata un gusto insipido in bocca, l'espressione tipica del "si ok e allora?".
Purtroppo non l'ho apprezzato come quello precedente.
E' la storia di una casa, perchè la storia non è del gruppo di persone che va a passarci un periodo di soggiorno, il problema non è quello che capita nella casa, il problema è la casa stessa.
In questa casa sono successe brutte cose in passato, e uno studioso di fenomeni paranormali invita delle persone singolari (con potere di suggestionarsi e di vedere fenomeni paranormali) per vedere le reazioni non delle persone quanto della casa. La casa sembra parlare, muoversi, gridare, ridere, piangere, cambiare angolazioni, ma non tutti vedono o sentono le stesse cose.
Alla fine Eleanor a viverla veramente questa casa e decidere di morirne per lei, e fino all'ultima pagina resti con il dubbio di chi sia veramente sano di mente o meno.
Il fatto è che una volta chiuso il libro, mi sono ritrovata un gusto insipido in bocca, l'espressione tipica del "si ok e allora?".
Purtroppo non l'ho apprezzato come quello precedente.
 
Nessun commento:
Posta un commento