martedì 21 maggio 2013

MERCURIO di Amélie Nothomb

4/5 Trama: "Lei era cos' sublime che neanche per un istante mi sono vergognata del mio delitto. Sappia almeno questo: mai bellezza è stata meno sprecata della sua."
Un'isola, dove ogni cosa è trasfigurata dalla morbosità del desiderio di un solo uomo.
Il capitano e la sua pupilla abitano in un castello da dove sono stati eliminati tutti gli specchi, perchè la giovane Hazel non possa vedere il proprio viso. E' prigioniera?
L'infermiera Francoise, chiamata a curare la fanciulla, si troverà inabissata nel loro segreto, unica a poter ristabilire una verità difficile da accettare e non meno arbitraria di ogni finzione.
Dove manca uno specchio a rivelare la realtà, una menzogna può reinventare un'intera vita, e forse anche più di una. Doppio finale a sorpresa... 

[spoiler]

Inutile, la Nothomb io la amo.
E ogni libro che leggo mi da conferma di questo.
Questa storia non inizia e non finisce, semplicemente si evolve.
Un signore anziano che vive su un'isola sembra malato, chiede quindi un'infermiera per assisterlo.
In realtà l'infermiera serve per la pupilla, una giovane che il vecchio ha salvato dopo i bombardamenti della prima guerra mondiale che l'hanno sfigurata.
Lui (nonostante la differenza di età) la ama, la usa, ma la protegge.
L'infermiera non deve fare domande scomode e fuori luogo e assecondare la storia.
Sì perchè alla fine si scopre che semplicemente il vecchio ha mentito, la ragazza non è sfigurata, ma avento eliminato tutti gli specchi e qualsiasi superficie riflettente, la giovane non ha modo di constatare le sue menomazioni. Le ha viste di sfuggita una volta da uno specchio che il vecchio aveva richiesto e si era fatto fare appositamente, cioè deformante.
Il vecchio aveva già avuto una precedente storia, con un'altra donna, che però si è suicidata per la vita reclusa che faceva, anche lei finta sfigurata per amore.
Il libro dà due finali, non nel senso che lascia aperte due possibilità, da proprio due finali possibili.
In uno l'infermiera riesce a rivelare la verità alla giovane che per la sindrome di Stoccolma sembre giustificare il vecchio, riesce comunque a convincerla a scappare e il vecchio si toglie la vita lasciandole l'eredità. Andranno in giro per il mondo a distribuire la loro bellezza.
Nell'altro finale, l'infermiera porta a passeggio la giovane fingendo di rivelarle la verità e il vecchio le raggiunge e colto da un dolore atroce per la rivelazione si getta a mare, lasciando comunque l'eredità. E le due vivranno per sempre sull'isola, sempre convinte della deformità.
Forse raccontato così può sembrare un libretto inutile, niente di che...invece la cosa bella è appunto che fino alla fine non sai effettivamente cosa e a chi credere.
Solo chiudendo il libro la storia si conclude degnamente (in entrambi i casi). 

[Un'isola, Il capitano e la sua pupilla abitano in un castello da dove sono stati eliminati tutti gli specchi, perchè la giovane Hazel non veda il proprio viso. E' prigioniera? L'infermiera Françoise, chiamata a curare la fanciulla, indaga sugli elementi del mistero. Doppio finale a sorpresa...]

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