3/5 Trama: Dall’autrice della saga di “Chariza”una nuova affascinante avventura che
farà innamorare i lettori. Tre fratelli destinati a diventare eroi,
attraverso percorsi che li costringeranno a condurre vite separate senza
mai spezzare il forte legame che unisce le loro anime. Una sanguinaria
battaglia e un evento tragico permetteranno a Lucio, Severo e Valeria di
ritrovarsi mentre il destino dell’Impero
si compirà inesorabile.
Dopo il successo di “Chariza. Il soffio del vento” e “Chariza. Il drago bianco”, entrambi editi da Runde Taarn edizioni, Francesca Angelinelli torna regalandoci un’altra figura femminile, forte e determinata, ma capace di sentimenti intensi.
si compirà inesorabile.
Dopo il successo di “Chariza. Il soffio del vento” e “Chariza. Il drago bianco”, entrambi editi da Runde Taarn edizioni, Francesca Angelinelli torna regalandoci un’altra figura femminile, forte e determinata, ma capace di sentimenti intensi.
Alla storia tutto sommato non manca nulla. E' un libro breve, che non si
dilunga in descrizioni infinite e noiose togliendo attenzione alla
storia, i protagonisti sono 3 fratelli, 3 storie parallele piacevoli e
logiche, l'ambientazione non è descritta in modo particolare, ma
essendoci i gladiatori mi fa pensare ad una sorta di Impero Romano.
La cosa che però mi ha infastidito parecchio, e purtroppo mi rendo conto che era già capitato con questa autrice e in particolare con la casa editrice, sono gli errori di ortografia e grammatica. Verso metà/fine libro diventano talmente frequenti gli errori e qualche frase senza senso che rende pesante la lettura.
Questa è la spiegazione alle 3 spelline di giudizio, se non ci fossero state queste imprecisioni, la lettura sarebbe stata scorrevole e più che piacevole.
La cosa che però mi ha infastidito parecchio, e purtroppo mi rendo conto che era già capitato con questa autrice e in particolare con la casa editrice, sono gli errori di ortografia e grammatica. Verso metà/fine libro diventano talmente frequenti gli errori e qualche frase senza senso che rende pesante la lettura.
Questa è la spiegazione alle 3 spelline di giudizio, se non ci fossero state queste imprecisioni, la lettura sarebbe stata scorrevole e più che piacevole.
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