3/5 Trama: In un mondo in cui le mafie della finanza e dell'elettronica possono
tutto, unmondo attraversato da autostrade informatiche e hacker dai
poterineuromantici, si svolge l'avventura violenta e disperata di Case,
l'uomo cheha avuto il torto di mettersi contro l'organizzazione
sbagliata. Per vendettalo hanno privato della capacità di connettersi al
cyberspazio, isolandolonella prigione di carne del suo corpo materiale.
Ora qualcuno è disposto aoffrirgli un'alternativa, a ricostruirgli le
sinapsi bruciate. A patto cheCase porti a termine un'ultima missione,
oltre i limiti del conosciuto...
Il cielo sopra il porto era del colore della televisione, sintonizzata su un canale morto.
Ho sempre considerato Neuromante come un classico, uno di quei
libri che rappresentano un genere letterario che assolutamente si
devono leggere.
L'unico problema è che nessuno mi aveva avvisato di leggere le avvertenze prima dell'uso.
Perchè questo libro andrebbe letto sotto effetto di mescalina per poterlo apprezzare al meglio, cosa che ahimè non sono avvezza a fare.
Di tecnologia capisco il minimo indispensabile, o poco più, e già vedendo Matrix ci ho capito veramente poco...(al secondo film mi addormento ogni volta), quindi affrontare questa lettura è stata ardua impresa.
C'è da dire che (forse) se avessero allegato un piccolo glossario con i termini che sono in uso oggi, piuttosto di quelli visionari e futuristici usati da Gibson, forse si sarebbe capito qualcosa di più.
La scrittura è inspiegabilmente scorrevole, infatti il libro si finisce abbastanza velocemente, se non fosse che di 10 parole ne capivo si e no 3 al massimo. La storia è molto confusa, l'ambientazione non ben delineata.
Insomma io avevo riposto grandi aspettative in questo Neuromante, ma ne sono rimasta un po' delusa, mi aspettavo sicuramente un futuro molto tecnologico, gente potenzialmente migliorata e spostamenti veloci nella rete, ma forse mi è mancata la suspence al momento giusto, o la passionalità che vedo invece negli informatici che guardano al futuro.
Quindi, per concludere, se come me siete arrivati alla fine con grandi punti interrogativi al posto degli occhi, non è un potenziamento della vista, ma una grande perplessità.
Qualche malcapitato potrebbe sempre dirottare verso
http://it.wikipedia.org/wiki/Neuromante
per capirne qualcosa di più... se non altro in fatto di terminologia e personaggi.
L'unico problema è che nessuno mi aveva avvisato di leggere le avvertenze prima dell'uso.
Perchè questo libro andrebbe letto sotto effetto di mescalina per poterlo apprezzare al meglio, cosa che ahimè non sono avvezza a fare.
Di tecnologia capisco il minimo indispensabile, o poco più, e già vedendo Matrix ci ho capito veramente poco...(al secondo film mi addormento ogni volta), quindi affrontare questa lettura è stata ardua impresa.
C'è da dire che (forse) se avessero allegato un piccolo glossario con i termini che sono in uso oggi, piuttosto di quelli visionari e futuristici usati da Gibson, forse si sarebbe capito qualcosa di più.
La scrittura è inspiegabilmente scorrevole, infatti il libro si finisce abbastanza velocemente, se non fosse che di 10 parole ne capivo si e no 3 al massimo. La storia è molto confusa, l'ambientazione non ben delineata.
Insomma io avevo riposto grandi aspettative in questo Neuromante, ma ne sono rimasta un po' delusa, mi aspettavo sicuramente un futuro molto tecnologico, gente potenzialmente migliorata e spostamenti veloci nella rete, ma forse mi è mancata la suspence al momento giusto, o la passionalità che vedo invece negli informatici che guardano al futuro.
Quindi, per concludere, se come me siete arrivati alla fine con grandi punti interrogativi al posto degli occhi, non è un potenziamento della vista, ma una grande perplessità.
Qualche malcapitato potrebbe sempre dirottare verso
http://it.wikipedia.org/wiki/Neuromante
per capirne qualcosa di più... se non altro in fatto di terminologia e personaggi.
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