mercoledì 26 giugno 2013

UN GIORNO VERRO' A LANCIARE SASSI ALLA TUA FINESTRA di Claudia Durastanti

4/5 Trama: Trent'anni. Trent'anni di storia americana, trent'anni di sogni e aspirazioni. Di amori, di voli e di cadute. Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra è l'epopea cruda, fantastica, umanissima di sei diverse giovinezze, sei modi d'intendere la vita coi suoi dolorosi passaggi epocali. Michael e Jane, Francis e Zelda, Edward e Ginger: storie di incontri e di distacchi, di solitudini forzate che, dal New Jersey degli anni settanta, arrivano a sfiorare la purezza sporca della Manhattan anni novanta. La pop art, la contestazione, la scena punk e il sogno illusorio di una ribellione possibile. Con uno stile appassionato e una straordinaria capacità di montaggio, Claudia Durastanti racconta e reinventa l'America nella quale è cresciuta, toccando nervi scoperti del nostro passato e rivelandosi come una delle voci più mature e potenti della nuova narrativa italiana.

Questo è uno di quei libri che quando lo chiudi puoi pensare due cose: 1) fortuna che l'ho letto in questo preciso momento della mia via, non poteva andare meglio; 2) ma che roba è?.
Eh si perchè questo è un libro difficile, o viene letto in un momento particolare della propria vita, in cui stai rimettendo in discussione un po' di cose, oppure vi sembrerà un libro infinito, noioso e che non vi porta da nessuna parte...
Invece sono le vite di diversi personaggi, analizzate in tempi differenti che continuano a intrecciarsi e lasciarsi, per poi riprendersi e riperdersi.
Alla fine ognuno ne può trarre la morale che vuole, la mia è che fondamentalmente si può camminare in lungo e in largo ma certe persone nel momento in cui entrano nella tua vita, le tieni strette a te, anche se scopri che siete incompatibili e che non starete mai assieme, anche se scopri di avere obbiettivi diversi, non c'è nulla da fare, certe intimità si fiorano, si toccano e non si mollano più.
Bisognerebbe avere più pazienza nei rapporti di coppia, non parlo di quelli adolescenziali, destinati a cambiare strada, ma quelli che vengono dopo, quelli più maturi. Ma in fondo non si finisce mai di maturare e di cambiare, e spesso purtroppo ci si trova nei momenti sbagliati. Ecco la chiave di tutto, è sempre il momento sbagliato, e il momento giusto dura appena un attimo, il resto è sopportazione e adattamento...
Chi durerà di più? 

[Note]
PAG.67
Ma quando amiamo qualcuno [...] siamo disposti a farci carico anche del peso delle bugie, pur di non rompere l'illusione che rende i rapporti quelli che sono. 
PAG.298
Io avevo voglia di tenerti per mano e in quella mano sciogliermi, di essere presente per te in quel momento e dimenticarmene subito dopo ma esserci per te in quel momento.
Eri la mia necessità, la mia urgenza.
Sei stata il mio sesso e il mio cuore e io ti avrei voluta per sempre, se ti avessi avuta davvero. 

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