venerdì 30 agosto 2013

LA GRANDE FABBRICA DELLE PAROLE di Agnès de Lestrade

5/5 Trama: C'è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele. Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle "Ti amo", ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?

In questo paesino c'è una grande fabbrica e la gente non può parlare.
Per farlo deve comprare le parole.
E come sempre accade i ricchi possono comprare tante parole, fare dei lunghi discorsi, i meno ricchi comprano le parole indispensabili, i poveri rovistano nei cassonetti e trovano 'baggianate' e 'fichi secchi'.
Le immagini sono dolcissime, e insegnano che le parole non servono, servono i fatti.
Si può stare in silenzio e dimostrare il proprio amore per un'altra persona.
Poi c'è il ricco che promette mari e monti, ma lo spessore delle sue parole ci lascia indifferenti.
Sarebbe bello però poter comprare le parole giuste da dire in un momento difficile, o forse come sempre le parole ci sono, dentro di noi, e se non ci sono, lasciamoci guidare dal sentimento.
Il messaggio arriverà comunque (e con meno fraintendimenti)

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