lunedì 12 giugno 2017

SKIPPY MUORE di Paul Murray

Trama 5/5: Daniel "Skippy" Juster e Ruprecht Van Doren sono compagni di stanza al Seabrook College di Dublino. Skippy è nella squadra di nuoto e passa le sue giornate attaccato al Nintendo, Ruprecht è un piccolo genio in sovrappeso con la passione per la matematica, le invenzioni e la speranza di comunicare, un giorno o l'altro, con gli extraterrestri. Una sera, in un locale, i due fanno a gara a chi mangia più ciambelle. Accade in un attimo: Skippy diventa rosso in viso, stramazza al suolo e muore in pochi minuti. Da questa fatale competizione prende il via una tragicomica avventura, fatta di piccole e grandi storie: primi amori che sbocciano con il lancio di un frisbee, spacciatori gelosi e fuori di testa, party di Halloween ad alto contenuto stupefacente, giovani professori in crisi esistenziale, preti potenti dal passato oscuro, e bizzarre teorie sull'esistenza di universi paralleli. Un romanzo di formazione atipico, in cui Paul Murray mostra il fragile confine che divide la realtà dalla finzione, l'amore dal tradimento, la vita dalla morte. 

La vita che avanza è una girella che non riesci più a srotolare.

Nella lettura c'era un'immagine che mi accompagnava:
http://www.allposters.it/-sp/Alto-e-basso-Posters_i1311505_.htm
Non so se via web si vede bene, io anni fa l'ho fatto il puzzle e me lo sono ben rimirata durante la lettura. Ora è incorniciato e sta in corridoio in tutta la sua magnificenza.
Potrebbe sfuggire che i protagonisti in questa immagine sono gli stessi, ma da una prospettiva sono giovani e dall'altra sono più maturi.
Come nel libro.


Io ho visto proprio i due livelli ben definiti.
Da una parte l'insicurezza della gioventù, con i suoi problemi, come l'anoressia, la bulimia, la paura di non essere accettati in un gruppo, la paura di sembrare lo sfigato di turno, la paura di riuscire o meno nella scuola visto che ne frequenti una privata e il lavoro assicurato ce l'hai già, la sensazione che i tuoi genitori si siano fatti grandi aspettative e ti vogliano modella o avvocato.
Dall'altra parte il rimpianto dell'età che avanza, un professore che torna ad insegnare nella stessa scuola in cui ha studiato, che non ha ancora capito cosa vuole dalla vita, che si fa prendere dai colpi di fulmine dell'età giovanile (solo un po' fuori tempo massimo), che butta via il rapporto perché non sicuro se è quello che vuole, la purezza d'animo che si scontra con i compromessi del posto di lavoro, il ritorno con la memoria alla codardia di un tempo.

C'è tutto in questo libro.
Ecco.
La sensazione che ho percepito, la stessa che vivo io, è che all'epoca della scuola era un altro mondo completamente, un po' come quando sei piccolo e percorri una strada che ti sembra lunghissima e poi con il tempo di accorgi che durava solo pochi minuti.
O che mangiavi la girella Motta e riuscivi a srotolarla perché era grande e ora non ci riesci perché s'è rimpicciolita. (siamo cresciuti noi o è proprio più piccola? dubbi così non mi fan dormire)
Guardo con nostalgia i tempi della scuola, era diverso il profumo delle giornate, l'odore della scuola, il sapore diverso della complicità o delle antipatie.
L'età matura sembra perdere un po' di questa atmosfera, e sembra portare con sé dei rimpianti.
Che poi alla fine io personalmente quello che volevo fare l'ho fatto, non ho rimpianti, ma la sensazione è più malinconia, mi manca la spensieratezza, mi manca avere problemi leggeri come a quell'epoca, mi manca quella sensazione di libertà. Potevi fare quello che volevi, potevi ancora decidere della tua vita, potevi ancora manipolarla. Ora invece la strada è presa, puoi fare poche deviazioni. Quelle poche non è che non ti soddisfino, sono sensazioni diverse e più mature, ma quel profumo io me lo ricordo ancora...
Ora quando entro al lavoro, non c'è lo stesso profumo della scuola....
Malinconia mode on.

Note:
PAG.103
Si era stancata della sua vita; cosa ci poteva essere di meglio di dimenticare il passato e far scomparire la propria vita dentro quella di una persona nuova? Imbattersi letteralmente in un estraneo, uno sconosciuto in mezzo a milioni di sconosciuti e ritrovarsi a conoscerlo... 

PAG.190
Lunedì sera: fuori, un tramonto damascato si infrange vibrante sul cielo azzurro pallido, e indora i campanili delle chiese e i tralicci del telefono, le tegole dei tetti delle case e le impalcature dei nuovi condomini. 

PAG.243
Tutti a questo mondo giocano allo stesso gioco, cercare di farsi passare per quello che non si è? Che l'oscura verità sia che il sistema è fatto di unità singole di cui nessuna sa davvero quello che fa, che emergono dalla scuola e si accomodano nella casella che gli viene offerta dalle circostanze di nascita - bancario, dottore, albergatore, dentista, come se stanotte si fossero separate seguendo simmetrie invisibili ma predeterminate, sfigati e figoni, poveracci e stalloni. 

PAG.660
La mamma ama Ruprecht. Lori ama Skippy. Dio ama tutti. A sentire la gente, si direbbe che tutti non fanno altro che amarsi a vicenda. Quando lo vai a cercare, quando cerchi di trovarlo questo amore di cui tutti parlano, non lo trovi da nessuna parte. E quando qualcuno viene a cercare il tuo amore, ti accorgi di non essere in grado di darglielo, che non sei in grado di farti carico della fiducia e dei sogni di cui loro vorrebbero che ti facessi carico, non più di quanto non riesci a stringere l'acqua tra le dita.

PAG.661
La musica, la matematica, tutte queste sono cose che non hanno più senso per lui. Sono troppo perfette, non hanno cittadinanza in questo mondo. Non sa se ha mai davvero creduto al fatto che l'universo è come una sinfonia suonata con le superstringhe, quando la verità è che è musica di merda, suonata da strumenti di merda. 

PAG.718
Se esiste un sostituto dell'amore è la memoria. 

PAG.774
La vita ci fa tutti fessi, prima o poi. Ma se conservi il tuo senso dell'umorismo almeno potrai prenderti le tue umiliazioni con una certa grazia. Alla fine, sai, sono le nostre aspettative che ci schiacciano. 

PAG.805
Sono così impegnati a cercare una via di fuga per un altro posto che non vedono il mondo in cui si trovano. Allora questo tipo dice, invece di cercare una via per uscire dalla tua vita, dovresti cercare una via per entrarci.

    

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