martedì 1 agosto 2017

LA BRISCOLA IN CINQUE di Marco Malvaldi

Trama 4/5: La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto". L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione. Un giallo in toscanaccio.

[Primo volume del BarLume]
Tempo fa ho letto un giallo all'italiana della Oggero, e pur non amando più tanto il genere thriller, non mancava nulla, ne suspance ne dettagli nella storia.
Ora ho letto questo libretto da spiaggia, un altro "giallo all'italiana"...
Perché le virgolette???
Perché non è il classico giallo con tutta la storia articolata e mille200cinquanta personaggi che alla fine non ti ricordi chi è chi e cosa ha fatto chi.
E' un giallo divertente, anzi è divertente punto.
L'omicidio e il colpevole da trovare sono un contorno, solo per rendere completa la storia, togli quello non sta in piedi certo, ma vuoi mettere i 4 vecchiacci da bar? ci stanno in tutti i paeselli eh, che stanno lì a fare da arredamento, che manca poco che ci siano anche quando c'è il giorno di chiusura del bar.
E poi la parlata toscana che quasi si fatica a leggere.
Alla fine quello che voglio dire è che non mi aspettavo nulla da questo libro e invece ho riso tanto, e sinceramente non vedo dove sia il problema, qualche libro leggero ci sta, mica possono essere tutti perfetti e precisi e tutto il resto.
Un appello a voi che l'avete trovato imperfetto e noioso, ma potevate farvi una risata pensando al bar sotto casa e ai soprammobili ottantenni?
Suvvia, voglio anche divertirmi io...che a vederli quando passo per la piazza a me un po' di tristezza la fanno, certo che se spettegolano così peggio delle donne, mi sa che vado anch'io di tanto in tanto a sedermi con loro.
Una risata non ha mai ucciso!
 

Nessun commento:

Posta un commento