Trama 3/5: Ritorna, e siamo alla seconda
avventura dopo quella raccontata in «La briscola in cinque», la squadra
di investigatori del BarLume di Pineta, detto anche «l’asilo senile». A
parte il barista Massimo e la sua banconista, la bella e comprensiva
Tiziana, il più giovane del
gruppo è Aldo, ultrasettantenne gestore dell’Osteria Boccaccio. Seguono
Nonno Ampelio, Pilade, il Del Tacca del Comune (per distinguerlo da
altri tre Del Tacca), il Rimediotti. La loro attività, unica, più che
principale, si svolge nel presidiare il BarLume e, senza sosta, dietro
il paravento della partita a carte, passare al setaccio tutti gli
avvenimenti di Pineta, in un pettegolezzo toscano senza eufemismi e
senza ritrosie. Qualche volta resta nelle maglie fitte della rete, un
fatto criminale. In realtà è Massimo, pronto all’intuizione ma svogliato
all’azione, che è spinto a investigare, richiesto casualmente dal
commissario Fusco. I vecchietti fanno da polo dialettico, disturbante e
negativo, in un contraddire minuzioso che però facilita la sintesi:
corale ambientazione umana, provinciale e deliziosamente
antiglobalizzata (lenta, perditempo, senza nessuna preoccupazione di
efficienza mezzo-fine). Uno sfondo di commedia italiana, a dei gialli
enigmistici la cui soluzione è affidata alla virtù del ragionamento e
alla fortuna del caso. Nel gioco delle tre carte un esercizio di abilità
e di elusione fornisce lo schema generico per risolvere un enigma
criminoso consistente nel nascondere ostentando. Nel corso di un
congresso, si trova ucciso un vecchio professore giapponese. La chiave
pare sia in un computer che non contiene niente di significativo.
[Secondo volume del BarLume]
Ecco, meno bello del primo, forse perché prima non conoscevo il Bar Lume e ora ho un po' più di confidenza, però forse nel primo c'era un vero e proprio omicidio e un colpevole da trovare, qui è lo stesso ma più scontato.
O forse è l'intrigo che è diverso.
Qui si fanno delle deduzioni e si arriva al colpevole tramite un computer...Ecco magari il mezzo è sbagliato.
Meglio il primo....però vediamo perché il Bar Lume non finisce qui eh!
Ecco, meno bello del primo, forse perché prima non conoscevo il Bar Lume e ora ho un po' più di confidenza, però forse nel primo c'era un vero e proprio omicidio e un colpevole da trovare, qui è lo stesso ma più scontato.
O forse è l'intrigo che è diverso.
Qui si fanno delle deduzioni e si arriva al colpevole tramite un computer...Ecco magari il mezzo è sbagliato.
Meglio il primo....però vediamo perché il Bar Lume non finisce qui eh!
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