lunedì 12 giugno 2017

TRAINSPOTTING di Irvine Welsh

Trama 4/5: Un pugno di ragazzi a Edimburgo e dintorni: il sesso, lo sballo, la rabbia, il vuoto delle giornate. Sono i dannati di un modernissimo inferno "chimico", con la loro vita sfilacciata e senza scampo. Alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria esistenza - che non sia il vicolo cieco fatto di casa, famiglia e impiego ordinario - trovano nella droga e nella violenza l'unica risposta possibile. Sboccato, indiavolato, travolgente: l'esordio diun talento letterario, il romanzo shock che ha fatto epoca e dato voce a una nuova generazione. 

Non per dire, cazzo... da svomare!

Credo che nel mondo della letteratura ci siano dei libri universalmente riconosciuti ed etichettati come "capolavori". Trainspotting è uno di questi.
Però sinceramente, non credo che sia un capolavoro, perché fondamentalmente non va a parare da nessuna parte, ma è sicuramente un interessante e spassoso spaccato della vita di un gruppetto variopinto di ragazzi drogati di Edimburgo.
Parlando di droga malattia morte alcool sesso e sfacelo vario, è di sicuro un romanzo forte soprattutto per gli anni 90 in cui è uscito.
Ed è molto interessante capire i punti di vista dei vari protagonisti visto che non c'è una sola voce narrante, ma nei capitoli si alternano le voci.
Una degna nota anche al film, che ho visto anni fa e visto che lo ricordo solo vagamente, ora che ho letto il libro è giunto il momento di rivederlo!
"Non per dire" e "cazzo" sono ripetuti ogni 3/4 parole (a volte più delle congiunzioni).
"Da svomare" = da vomitare

Note:
PAG.13
Qualche volta penso che la gente comincia a bucarsi soltanto perché, senza neanche rendersene conto, ha una gran voglia di un po' di silenzio. 

PAG.28
Capita a tutti di volere le cose che non si possono avere, e invece quelle di cui non te ne frega niente te le servono su un piatto d'argento.  

PAG.87
Julie stava una meraviglia all'inizio, quando aveva appena iniziato a bucarsi. Succede così a tante ragazze. Pare che l'ero le fa più belle, tira fuori i loro lati migliori. Ti dà sempre qualcosa, o almeno così sembra, prima di riprendersi tutto, con gli interessi. 

PAG.99
Partiamo tutti pieni di belle speranze, che poi ci restano in canna. Ci rendiamo conto che tanto dobbiamo morire, magari senza riuscire a trovare le risposte che contano veramente. Ci facciamo venire un sacco di idee del cazzo, tanti modi diversi di vedere la realtà della nostra vita, ma senza mai veramente capire un cazzo delle cose che contano, delle cose importanti. 

PAG.202
Proteggetemi da tutti quelli che mi vogliono aiutare. 

PAG.221
Ma il fallimento, il successo che cosa sono? Chi se ne fotte. Viviamo, poi moriamo, e non passa nemmeno troppo tempo dall'inizio alla fine. E poi basta; fine della storia, cazzo. 

PAG.249
Ho sempre pensato di essermi rovinato ben bene la vita con la droga, ma il casino che riescono a combinare certi coglioni che si inguaiano per amore, è roba da non crederci. 

PAG.253

Crediamo sempre e soltanto a quello che vogliamo credere.
[...] Pag.259

Vediamo soltanto le cose che vogliamo vedere.

PAG.259
Direi che pioveva sempre, tutte le volte che andavo a trovarlo; una pioggia gelata, insistente, con un vento che ti penetrava attraverso i vestiti come i raggi X.  

PAG.260
Lui metteva in evidenza delle verità fondamentali: non stai ancora morendo, e finchè non muori devi vivere la tua vita. A sostenerle c'era l'idea che una morte imminente può essere tenuta lontana parlando, e investendo tutte le proprie energie nel presente. 

PAG.261
Una domanda veramente cretina.

I convenevoli ci impongono sempre la loro idiozia, anche nei momenti meno opportuni. 

PAG.267
Era dal 1970 che non andava alla partita, lui. La televisione a colori lo aveva colpito alle gambe. Vent'anni dopo era arrivata la tv via satellite e gliele aveva fottute definitivamente. 

PAG.274
A certa gente si può voler bene soltanto se uno non ce l'ha tra i piedi tutto il giorno. 

PAG.276
Ma comunque non stiamo lì ad analizzare troppo le cose, perché il tempo è un lusso che non ci possiamo permettere. 

PAG.334
I nostri occhi s'incontrano, e qualche cosa passa tra di noi, come in un lampo. Qualche cosa che non so definire, ma è una cosa bella, veramente. Dura un istante, poi sparisce      
      

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