venerdì 4 agosto 2017

GOTICO AMERICANO di William Gaddis

Trama 3/5: Nell’attesa che si sblocchi la ricca eredità paterna, la bella Liz ingaggia una guerra quotidiana con la vita di casalinga per cui è negata e l’attrazione per il misterioso padrone di casa, l’eccentrico McCandless, un geologo dal passato avventuroso, che ha viaggiato in Africa e lavorato per la cia. Nel frattempo il marito di Liz, megalomane e arrivista, tenta di imporsi come ufficio stampa del reverendo Ude, telepredicatore che vuole impiantare in Africa un centro radio per l’evangelizzazione: operazione molto sospetta, visto che proprio sotto quel terreno sorge un importante giacimento minerario...

Questo non è uno di quei libri che decidi di portare in spiaggia o al parco sotto gli alberi la domenica... questo è uno di quei libri che vanno letti in inverno, a casa, al chiuso, con il freddo fuori e il caldo secco dentro, perché è uno di quei libri inquietanti, a ritmo serrato che ti mettono angoscia, e l'angoscia si smussa all'esterno, mentre se sei a casa ti senti i muri che ti si avvicinano, senti l'aria che manca, senti la palpitazione nel petto.
Credo che sia un libro difficilissimo in tutti i sensi, tocca argomenti come la corruzione, la religione, la guerra, il disagio in tutte le sue forme, e la scrittura va a completare il quadro, perché è altrettanto disagevole.
Fosse stato un libro in prosa, sarebbe stato molto più semplice, scorrevole e forse anche noiosetto come argomento, ma così, fatto solo di dialoghi e di frasi lasciate a metà, di continue interruzioni nei dialoghi, beh è stato veramente complicato.
A dire il vero l'ho trovato perfetto e ideale per una rappresentazione teatrale, per tutto il tempo la scena è ambientata in un soggiorno-cucina ampio, con qualche finestra veduta veranda-giardino, e una stanza sempre chiusa a chiave e che viene aperta di tanto in tanto comunicante con il salotto (solo a tratti una camera, ma non descritta bene).
Quindi a teatro sarebbe molto semplice rappresentarla.
I personaggi sono complicati, uno enigmatico, uno invasato e corrotto, l'altra quasi svampita, l'ambiente è fumoso, il telefono suona sempre, le frasi a metà come se mentre parli qualcuno ti interrompe continuamente, nessun argomento fluente...
C'è solo una scena, l'unica che si svolge all'esterno guardando verso la casa, che sembra rallentare tutto, che sembra per un attimo brevissimo lasciar fluire la storia e le immagini evocate e poi tutto riprende ad una velocità incredibile.
Ammetto che sono stata più volte tentata di saltare qualche pagina o addirittura di abbandonare il libro. Il fatto è che arrivata alla fine non sono stata così soddisfatta del finale, anche se tutto sommato è stato un finale inaspettato; sono stata più volte su internet a controllare il fatto che viene considerato quasi un capolavoro, e che Geddis sembra veramente un autore di cui leggere tutto; il libro mi ha seguito per quasi un mese, in macchina a casa da una stanza all'altra, al parco... quasi come se mi aspettassi che ad un certo punto la sua invadenza lo aprisse e le voci mi attaccassero, quando suonava il telefono di casa, mi aspettavo che mi chiedessero se c'era Mr. Candless... insomma il libro è stato un incubo e se devo valutare questo sicuramente dovrei dargli voto pieno, ma non posso farlo. Non mi sento cambiata dopo questa lettura, piuttosto annoiata... E se questo è un capolavoro, mi sento anche un po' disorientata. Quindi il mio voto si colloca a metà tra quello che sento (noia) e quello che la scrittura è riuscita a fare (inquietante)...
Se dico perdibile qualcuno si offende?
Vale la pena leggerlo solo per quella frase.....

Note:
PAG.237
...Passi la prima metà della tua vita a complicare le cose, in quell'ansia di fare tutto e rimettere tutto a posto, e la seconda metà a sistemare il casino che hai fatto della prima, ecco quello che non vogliono capire. Alla fine ti rendi conto che non puoi lasciare le cose in migliori condizioni di come le hai trovate, il meglio che puoi fare è sforzarti di non peggiorarle, ma non te la perdoneranno, spingiti verso la fine della vita, come il sole che tramonta a Key West se, l'hai mai visto? Sono tutti là in attesa del tramonto, a guardarlo venir giù come un secchio di sangue rovesciato e a battere le mani e ad applaudire nell'attimo in cui sparisce, arrivederci e tanti saluti a casa.

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