mercoledì 9 agosto 2017

IL GATTO VENUTO DAL CIELO di Takashi Hiraide

Trama 3/5: Un gatto entrò nella loro vita. E la cambiò per sempre. Chibi si autoinvita nella cucina di una coppia che sembrava non avere piú nulla da dirsi, e come una brezza dolce e scatenata spazza via i silenzi che dividevano marito e moglie. Giorno dopo giorno, le visite della piccola ospite - Chibi rifiuterà sempre di farsi adottare: è uno spirito libero lei! - regalano gioie nuove, scoperte continue, un modo diverso di prendersi cura l'uno dell'altro. Hiraide Takashi ha saputo raccontare con il passo enigmatico e saggio dei gatti la splendida storia di un amore ritrovato.

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Molti giapponesi hanno la caratteristica di scrivere un romanzo basato sul nulla, con fare poetico e malinconico, e di farlo passare come capolavoro.
Ora, con questo non voglio dire che questo libro sia orrendo, però qualcuno dovrebbe spiegarmi anche come fa ad essere un capolavoro.
Il titolo è sostanzialmente fuorviante perché chi come me adora i gatti, ovviamente pensa che sia un libro sui gatti, invece i gatti ci sono ma è un libro di come cambia la vita, i sentimenti, e la percezione della vita quando c'è un gatto, che è ben diverso.
I protagonisti prima non avevano mai voluto nemmeno pensare di prendere un gatto, poi arriva questa gattina batuffolosa Chibi che in realtà abita nella casa vicina ma si sa, i gatti fanno quello che vogliono e quindi si intrufola dentro casa loro. Questo prima spiazza poi riempie e poi quando la gatta non c'è più il danno è fatto.
La presenza di un animale, per quanto uno sia scettico o contrario, inevitabilmente cambia la vita di tutti i giorni, con le abitudini gli orari le manie, e quando non c'è più l'animale (qualunque sia) gli umani sono stati plasmati dalla sua presenza e non si può più tornare a come si era prima. E' questa la fregatura.
E questo aspetto del libro secondo me è molto chiaro per chi come me adora e ha gatti, non so se invece chi non li ha percepisce allo stesso modo la sensazione della vita che cambia e di vuoti incolmabili.
Però resta il fatto che di questo libro si poteva fare tranquillamente a meno, soprattutto per il costo che non vale il contenuto.
Peccato.

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