venerdì 4 agosto 2017

IL LIBRO DELL'ESTATE di Tove Jansson

Trama 3/5: L’estate, un’isola, l’incontaminata bellezza dell’arcipelago finlandese, il mare, la casa lontana dalla civiltà: su uno sfondo magico le vacanze di una nonna e di una nipote. Una vita quotidiana fatta di nulla, che segue i ritmi capricciosi e svagati della natura stessa – qualche incontro, qualche visita, le passeggiate, le avventure, le tempeste e la bonaccia –, animata sempre dall’affettuosa complicità e dal dialogo pieno di umorismo e di poesia fra una bambina che interroga la vita e una donna che la conosce a fondo e non ha mai smesso d’amarla.

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Anni che furono andavo sempre in libreria con un amico (che condivideva con me questa passione e compulsione all'acquisto), e lui adorava le edizioni Iperborea.
Siccome io vado molto a simpatia (o meglio antipatia) all'epoca queste edizioni non mi piacevano, mi sembravano poco comode e fredde esattamente come i paesi nativi degli autori. E così per anni ho evitato Iperborea.
Poi non so bene perché ne ho letto uno e ultimamente mi sto appassionando non solo all'edizione ma anche ad alcuni autori.
Mi sono andata a spulciare il sito e ho trovato alcuni titoli accattivanti che ho deciso di avvicinare.
Questa autrice ha scritto per lo più libri per bambini, quindi non mi aspettavo né una lettura impegnata né una storia particolarmente complicata.
Le mie 3 stelline non vorrei che fossero interpretate come risultato di una lettura noiosa o sgradevole, anzi l'ho trovata particolarmente dolce e delicata. Però al tempo stesso mi aspettavo qualcosa di più perché sebbene la storia abbia un senso, un filo logico, mi ha dato l'impressione di essere stata buttata là, o quanto meno finita un po' tronca.
Il libro tratta delle avventure di una bambina e della nonna, che vuole lasciarla un po' più libera di sperimentare la vita e di relazionarsi con le sue paure, non ho percepito nessun ostacolo a questa libertà da parte del papà che rappresenta comunque l'autorità in famiglia. Mi è sembrato piuttosto assente. La storia si incentra infatti quasi solamente sulla nonna e sulla bambina. Che poi cresce e quindi i giochi di bambina li abbandona, e anche il classico comportamento adolescenziale crea qualche attrito tra lei e la nonna.
Però la fine mi sembra un po' andare alla deriva, è una barca che si è arenata sulla spiaggia, che non da la sensazione di una continuità.
Questa sensazione di disagio che ho provato è la spiegazione al mio voto, avrei preferito qualche altro racconto, o qualche altra avventura in modo da percepire la fine della storia come una barca fatta scivolare sul pelo dell'acqua e guardata allontanarsi lentamente, e non piegarsi su un fianco sulla sabbia.
[Diciamo comunque che ci sono abbastanza sassolini buttati in qua e in là per capire che Il libro dell'estate è una raccolta di episodi autobiografici dell'autrice.]

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PAG.57
Che cosa strana è l'amore, disse Sofia. Più si ama l'altro e meno l'altro ti ama.
E' assolutamente vero, osservò la nonna. E allora che cosa si può fare?
Si continua ad amare, disse Sofia minacciosamente. Si ama sempre peggio.

PAG.136
Scrivi così, scrivi che io odio tutto quello che muore lentamente! Scrivi che odio tutti quelli che non si lasciano aiutare! L'hai scritto?

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