venerdì 4 agosto 2017

LA RABDOMANTE di Bradford Morrow

Trama 4/5: Cassandra Brooks è una “strega dell’acqua”, una rabdomante, e ha ricevuto questo dono da suo padre. All’abilità nel trovare nuove falde idriche, si affianca una dote più ingombrante: la preveggenza. La prima volta era ancora una bambina, quando ha avuto la visione della morte del fratello maggiore. Da allora vive con il rimorso di non aver potuto fare niente per impedirla. Ora che è adulta e madre single di due gemelli, arrotonda lo stipendio di insegnante part-time con gli incarichi come rabdomante che le arrivano dai proprietari della zona, cercando di tenere a bada l’altro aspetto, che la inquieta moltissimo. Un giorno, mentre cammina in una foresta alla ricerca di acqua per un cliente, si imbatte nella visione scioccante di una ragazza impiccata ad un albero. Tornata sul luogo con la polizia, però, del corpo non c’è traccia, e questo contribuisce ad alimentare la diffidenza che l’accompagna da anni. Il mattino seguente, Cass e lo sceriffo, suo amico di vecchia data, si aggirano nuovamente per il bosco in cerca di indizi, quando all’improvviso tra gli alberi avanza una giovane in evidente stato di shock. Da quel momento strani fatti iniziano a verificarsi, tra visioni e oscuri presagi, stringendo Cass in un inquietante susseguirsi di pericoli, in una sfida mortale che affonda le radici nel suo lontano passato.

E' indubbiamente un libro piacevolissimo da leggere, anche se non classificabile.
C'è un mistero da risolvere (con relative morti) quindi è un thriller.
Però c'è anche la protagonista che può essere definita rabdomante e sensitiva, quindi è un po' fantasy.
Però ci sono anche molti aspetti psicologici, soprattutto della protagonista e di poche altre comparse, quindi fantasy/thriller e psicologico...
Insomma alla fine a dire il vero non saprei a che categoria assegnarlo, sicuramente è di una lentezza incredibile (dopo lo slow food, il nuovo genere letterario *slow book*).
Ora non mi si fraintenda, che io a volte abbino libro lento a noia mortale. Invece non è noioso, e spesso le divagazioni e l'arrivare lentamente al nocciolo della questione non sono accezioni negative, probabilmente in questo caso un libro più veloce ne avrebbe fatto perdere un po' il sapore.
Ben descritte le ambientazioni, ho apprezzato particolarmente il fatto che si svolga per lo più nei boschi e comunque sempre in mezzo alla natura.
Se qualcuno lo ha letto, o vorrà leggerlo, apprezzerei uno scambio per capire in quale genere vorreste metterlo.

Note:PAG.47
Curioso come la consapevolezza di qualcosa la renda immediatamente manifesta.

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