Trama 5/5: Tutto è in movimento in questo romanzo: sono sempre in giro gli abitanti del villaggio alpino di Sostigno, che salgono alle baite di Testagno e subito dopo scendono, in transumanze sempre più frequenti e frenetiche; si agita il fiume, anzi il torrente, che «certe anse se le inventa la notte, e la mattina le scopriamo come un regalo di natale al contrario». Soprattutto, si muovono le pietre. Certo, la vallata si è formata su detriti, su instabile sfasciume: ma il dato geologico non basta a spiegare i bizzarri fenomeni che da decenni coinvolgono i paesani, quella specie di iperattività del mondo minerale che moltiplica le pietre nei campi, nelle case, ovunque. I sostignesi, però, non se ne lamentano troppo, anzi cercano di sfruttare l'esuberanza pietresca a loro vantaggio. Gli eventi recenti si intrecciano con la storia passata dei coniugi saponara, cittadini in pensione approdati in montagna: è proprio in una stanza della loro "villa agnese" che si sono materializzate dal nulla le prime pietre, accumulandosi giorno dopo giorno in un crescendo tra ionesco e Buster Keaton. Iride Zanardò e Don Danilo, nonno Ramaglia, Giacometti col Tarella e il Cappon sono solo alcune delle voci di un romanzo corale, nel quale si intrecciano i racconti di un'intera comunità; ed è una polifonia divertita e irrequieta quella che, come durante una lunga serata di veglia, divagando tra passato e presente, tra mondo di sopra e mondo di sotto, contaminando dramma e commedia, ghost-story e favola, rievoca l'intricato e ineludibile vincolo con le pietre.
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Le pietre a volte sono macigni, ma non sempre :)
Quando penso ai paesini di montagna che frequento da quando ho memoria, mi sono sempre fatta una domanda: "ma sta gente, tolta l'estate e l'inverno che portano i turisti, il resto dell'anno cosa fanno?". Eh si perché va bene sistemarsi casa, va bene sistemare le strutture che accoglieranno i turisti, ma il tempo è infinito in montagna nella mezza stagione. Avete mai passato una settimana in montagna? Qualche giorno di pioggia e pensate al suidicio eh!!!
Quindi nella mia fantasia, come in questo libro, il paese si ritrovava a inventare storie... chissà se è vero anche solo in parte?
Comunque il libro ce lo racconta uno degli abitanti che sembra essere tornato da grande in quel paesino dove ha sentito storie, e ci fa vedere un po' più da vicino cosa vuol dire appunto passare il tempo in quel contesto.
La storia delle pietre che si materializzano in casa, o che arrivano in giardino, che in realtà enfatizzano molto l'ambiente che purtroppo è caratterizzato da frane e terremoti, è alquanto surreale e ci sta, è anche molto divertente a dire il vero, anche il modo in cui lo racconta è divertente e ironico. Che quella famiglia che si ritrovava i sassi in salotto sia esistita veramente? O che sia stata una parte della storia? Che l'angoscia li ha divorati sia tangibile? Ma chi può saperlo... ma va bene così...
Un libro spassosissimo che diverte!
Quindi nella mia fantasia, come in questo libro, il paese si ritrovava a inventare storie... chissà se è vero anche solo in parte?
Comunque il libro ce lo racconta uno degli abitanti che sembra essere tornato da grande in quel paesino dove ha sentito storie, e ci fa vedere un po' più da vicino cosa vuol dire appunto passare il tempo in quel contesto.
La storia delle pietre che si materializzano in casa, o che arrivano in giardino, che in realtà enfatizzano molto l'ambiente che purtroppo è caratterizzato da frane e terremoti, è alquanto surreale e ci sta, è anche molto divertente a dire il vero, anche il modo in cui lo racconta è divertente e ironico. Che quella famiglia che si ritrovava i sassi in salotto sia esistita veramente? O che sia stata una parte della storia? Che l'angoscia li ha divorati sia tangibile? Ma chi può saperlo... ma va bene così...
Un libro spassosissimo che diverte!
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