Trama 4/5: Scritto su commissione in due mesi nell'ottobre 1885 per superare un periododi difficoltà economiche, questo racconto è passato in proverbio come unaprofetica rappresentazione del "doppio", delle scissioni della personalità dicui è stato ricco il à dicui è stato ricco il Novecento. Ma per Fruttero e Lucentini la veracontroparte di Jekyll non è Hyde, con la sua indefinibile mostruosità, maUtterson, il legale, l'amico di Jekyll. Questo borghese austero, avaro diparole, poco incline ai sentimenti, incarna il controllo della ragione, inopposizione alle inquietudini faustiane del dottor Jekyll, all'oscurafascinazione per un'avventura distruttiva in cui metterà in gioco tutto se stesso.
***
Siamo tutti doppi!
Come ho sempre sostenuto, e come il grande Stevenson aveva sostenuto prima di me, in ognuno di noi esiste una doppia personalità.
Spesso parlare di "doppia personalità" viene vista come una malattia, come una cosa da non dire troppo in giro, ma nella realtà nonostante in alcuni casi sia portato all'esasperazione, è una costante.
Viviamo per anni una sola faccia, mentre l'altra compare a tratti e solo se sollecitata da situazioni estreme.
Che poi, non è che salta fuori solo se sollecitata, c'è sempre solo che dorme.
In noi c'è il buono e il cattivo, il dolce e l'amare, l'amorevole e il sadico, insomma, siamo costantemente doppi e per lo più si vedono solo alcuni tratti.
Non crediate di esserne immuni, doppi lo siamo tutti...
Per il libro in sé non ho nulla da dire, è un capolavoro per l'epoca in cui è stato scritto e l'argomento era talmente avanti che risulta attuale, e lo sarà probabilmente per il resto della nostra esistenza e oltre.
Spesso parlare di "doppia personalità" viene vista come una malattia, come una cosa da non dire troppo in giro, ma nella realtà nonostante in alcuni casi sia portato all'esasperazione, è una costante.
Viviamo per anni una sola faccia, mentre l'altra compare a tratti e solo se sollecitata da situazioni estreme.
Che poi, non è che salta fuori solo se sollecitata, c'è sempre solo che dorme.
In noi c'è il buono e il cattivo, il dolce e l'amare, l'amorevole e il sadico, insomma, siamo costantemente doppi e per lo più si vedono solo alcuni tratti.
Non crediate di esserne immuni, doppi lo siamo tutti...
Per il libro in sé non ho nulla da dire, è un capolavoro per l'epoca in cui è stato scritto e l'argomento era talmente avanti che risulta attuale, e lo sarà probabilmente per il resto della nostra esistenza e oltre.
***
PAG.76
Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m'ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l'uomo non è veramente uno, ma veramente due. E dico due, perchè le mie conoscenza non sono giunte oltre.
Nessun commento:
Posta un commento