Trama 3/5: Henry, Lee, Kip e Ronny sono cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin dall'infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto i soldi in città e il musicista Lee ha trovato la fama ma ha avuto il cuore spezzato. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Ma vecchie rivalità si insinuano nel clima di festa e nella felicità del ritrovarsi, e il segreto di una moglie minaccia di distruggere un matrimonio e un'amicizia. "Shotgun Lovesongs" è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l'amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.
***
Io sono un'accanita sostenitrice del libro "leggero", non nel senso che approvo le letture stupide, ma approvo quelle storie che non sono altro che uno spaccato di vita. Che alla fine del libro, chiudi e non necessariamente ne hai tratto una morale o un insegnamento, quei libri insomma che anche se non ti cambiano la vita, va bene lo stesso.
Questo è sicuramente uno di quelli... Tra l'altro non ho nemmeno capito più di tanto perché sia stato amato in modo così sproporzionato, e ne sono stati già venduti i diritti per un film (che sarà una commediola leggera, di sicuro non un candidato all'Oscar).
L'impressione è stata quella di fare un viaggio, ti fermi in una cittadina di periferia, ti fermi in caffetteria a fare tappa ristoro/pipì/sigaretta e sgranchirti le gambe, e qui ti fermi per una giornata a parlare con i vecchietti che ti raccontano la storia di 4 amici, ma amici di quelli veri, cresciuti assieme che ora sono diventati grandi e ti dicono che fine hanno fatto.
Henry che ha ereditato i campi e i trattori, che poi ha sposato Beth.
Lee che ha fatto successo con la musica.
Kip commerciante e imprenditore nato, che acquista la fabbrica del paese.
Ronny esperto dei rodei fintanto che l'alcool non lo ha quasi ucciso, e rimane un po' tocco.
I capitoli sono narrati da uno all'altro (compresa Beth), con richiami al presente e richiami al passato per spiegare come si è arrivati all'ora/qui.
Questo tipo di narrazione a me piace veramente tanto, perché è la tecnica per tenere alta l'attenzione anche su storie come detto prima che non ti cambiano la vita.
Se vogliamo proprio trovare una morale... beh sicuramente possiamo parlare della possibilità di scegliere qualcosa di diverso o di rimanere ancorati al paesello che ti ha cresciuto. La possibilità di ampliare i propri orizzonti o di rimanere fermi con una visione ristretta della vita. Non sempre l'andarsene è sinonimo di ampliare e maturare, e non sempre il rimanere è sinonimo di chiusura e ignoranza.
Alla fine il libro è solo questo.
Non ha nulla del capolavoro che invece mi aspettavo visti i commenti favorevoli. Ma non è nemmeno così insignificante. E' una parentesi, piacevole e l'ambientazione ti fa sentire a tuo agio, e anche questi amici...insomma ti piacciono, magari non tutti ma ti sembra di conoscerli un po' anche a te...
Questo è sicuramente uno di quelli... Tra l'altro non ho nemmeno capito più di tanto perché sia stato amato in modo così sproporzionato, e ne sono stati già venduti i diritti per un film (che sarà una commediola leggera, di sicuro non un candidato all'Oscar).
L'impressione è stata quella di fare un viaggio, ti fermi in una cittadina di periferia, ti fermi in caffetteria a fare tappa ristoro/pipì/sigaretta e sgranchirti le gambe, e qui ti fermi per una giornata a parlare con i vecchietti che ti raccontano la storia di 4 amici, ma amici di quelli veri, cresciuti assieme che ora sono diventati grandi e ti dicono che fine hanno fatto.
Henry che ha ereditato i campi e i trattori, che poi ha sposato Beth.
Lee che ha fatto successo con la musica.
Kip commerciante e imprenditore nato, che acquista la fabbrica del paese.
Ronny esperto dei rodei fintanto che l'alcool non lo ha quasi ucciso, e rimane un po' tocco.
I capitoli sono narrati da uno all'altro (compresa Beth), con richiami al presente e richiami al passato per spiegare come si è arrivati all'ora/qui.
Questo tipo di narrazione a me piace veramente tanto, perché è la tecnica per tenere alta l'attenzione anche su storie come detto prima che non ti cambiano la vita.
Se vogliamo proprio trovare una morale... beh sicuramente possiamo parlare della possibilità di scegliere qualcosa di diverso o di rimanere ancorati al paesello che ti ha cresciuto. La possibilità di ampliare i propri orizzonti o di rimanere fermi con una visione ristretta della vita. Non sempre l'andarsene è sinonimo di ampliare e maturare, e non sempre il rimanere è sinonimo di chiusura e ignoranza.
Alla fine il libro è solo questo.
Non ha nulla del capolavoro che invece mi aspettavo visti i commenti favorevoli. Ma non è nemmeno così insignificante. E' una parentesi, piacevole e l'ambientazione ti fa sentire a tuo agio, e anche questi amici...insomma ti piacciono, magari non tutti ma ti sembra di conoscerli un po' anche a te...
***
PAG.57
Qui riesco a sentire le cose, il mondo pulsa in maniera diversa, il silenzio vibra come una corda pizzicata milioni di anni fa; c'è musica tra i pioppi tremuli e gli abeti e le querce e persino tra i campi di mais essiccato. Come fai a spiegarlo a qualcuno? Come fai a spiegarlo a qualcuno che ami? Cosa succede, se poi non capisce?
PAG.64
"Lo avete sentito?" diceva, il chenon era una vera domanda quanto un'affermazione. "Sentite quel suono, quella nota? Giuro su Dio, quel colore lì, quel rosa. Quando quel rosa inizia a impallidire davvero, è come se emanasse questa nota, non riesco a descriverla, è morbida e alta. E lo sentite quell'arancione? Non l'arancione marmellata, ma quello color pesca? Lo sentite? Cavolo, non vedo l'ora che arrivino i blu! I blu e i viola! E poi quell'ultima lunga nota, nera e bassa, quella nota riverberante di basso che dice "Vai adesso, buonanotte. Buonanotte America, buonanotte".
PAG.203
Guidavo col sole che nasceva nello specchietto retrovisore, come se stessi cercando di superare il giorno e rientrare nella notte.
Nessun commento:
Posta un commento