
La vita che avanza è una girella che non riesci più a srotolare.
Nella lettura c'era un'immagine che mi accompagnava:
http://www.allposters.it/-sp/Alto-e-basso-Posters_i1311505_.htm
Non so se via web si vede bene, io anni fa l'ho fatto il puzzle e me lo sono ben rimirata durante la lettura. Ora è incorniciato e sta in corridoio in tutta la sua magnificenza.
Potrebbe sfuggire che i protagonisti in questa immagine sono gli stessi, ma da una prospettiva sono giovani e dall'altra sono più maturi.
Non so se via web si vede bene, io anni fa l'ho fatto il puzzle e me lo sono ben rimirata durante la lettura. Ora è incorniciato e sta in corridoio in tutta la sua magnificenza.
Potrebbe sfuggire che i protagonisti in questa immagine sono gli stessi, ma da una prospettiva sono giovani e dall'altra sono più maturi.
Come nel libro.
Io ho visto proprio i due livelli ben definiti.
Da una parte l'insicurezza della gioventù, con i suoi problemi, come l'anoressia, la bulimia, la paura di non essere accettati in un gruppo, la paura di sembrare lo sfigato di turno, la paura di riuscire o meno nella scuola visto che ne frequenti una privata e il lavoro assicurato ce l'hai già, la sensazione che i tuoi genitori si siano fatti grandi aspettative e ti vogliano modella o avvocato.
Dall'altra parte il rimpianto dell'età che avanza, un professore che torna ad insegnare nella stessa scuola in cui ha studiato, che non ha ancora capito cosa vuole dalla vita, che si fa prendere dai colpi di fulmine dell'età giovanile (solo un po' fuori tempo massimo), che butta via il rapporto perché non sicuro se è quello che vuole, la purezza d'animo che si scontra con i compromessi del posto di lavoro, il ritorno con la memoria alla codardia di un tempo.
C'è tutto in questo libro.
Ecco.
La sensazione che ho percepito, la stessa che vivo io, è che all'epoca della scuola era un altro mondo completamente, un po' come quando sei piccolo e percorri una strada che ti sembra lunghissima e poi con il tempo di accorgi che durava solo pochi minuti.
O che mangiavi la girella Motta e riuscivi a srotolarla perché era grande e ora non ci riesci perché s'è rimpicciolita. (siamo cresciuti noi o è proprio più piccola? dubbi così non mi fan dormire)
Guardo con nostalgia i tempi della scuola, era diverso il profumo delle giornate, l'odore della scuola, il sapore diverso della complicità o delle antipatie.
L'età matura sembra perdere un po' di questa atmosfera, e sembra portare con sé dei rimpianti.
Che poi alla fine io personalmente quello che volevo fare l'ho fatto, non ho rimpianti, ma la sensazione è più malinconia, mi manca la spensieratezza, mi manca avere problemi leggeri come a quell'epoca, mi manca quella sensazione di libertà. Potevi fare quello che volevi, potevi ancora decidere della tua vita, potevi ancora manipolarla. Ora invece la strada è presa, puoi fare poche deviazioni. Quelle poche non è che non ti soddisfino, sono sensazioni diverse e più mature, ma quel profumo io me lo ricordo ancora...
Ora quando entro al lavoro, non c'è lo stesso profumo della scuola....
Ecco.
La sensazione che ho percepito, la stessa che vivo io, è che all'epoca della scuola era un altro mondo completamente, un po' come quando sei piccolo e percorri una strada che ti sembra lunghissima e poi con il tempo di accorgi che durava solo pochi minuti.
O che mangiavi la girella Motta e riuscivi a srotolarla perché era grande e ora non ci riesci perché s'è rimpicciolita. (siamo cresciuti noi o è proprio più piccola? dubbi così non mi fan dormire)
Guardo con nostalgia i tempi della scuola, era diverso il profumo delle giornate, l'odore della scuola, il sapore diverso della complicità o delle antipatie.
L'età matura sembra perdere un po' di questa atmosfera, e sembra portare con sé dei rimpianti.
Che poi alla fine io personalmente quello che volevo fare l'ho fatto, non ho rimpianti, ma la sensazione è più malinconia, mi manca la spensieratezza, mi manca avere problemi leggeri come a quell'epoca, mi manca quella sensazione di libertà. Potevi fare quello che volevi, potevi ancora decidere della tua vita, potevi ancora manipolarla. Ora invece la strada è presa, puoi fare poche deviazioni. Quelle poche non è che non ti soddisfino, sono sensazioni diverse e più mature, ma quel profumo io me lo ricordo ancora...
Ora quando entro al lavoro, non c'è lo stesso profumo della scuola....
Malinconia mode on.
Note:
PAG.103
Si era stancata della sua vita; cosa ci
poteva essere di meglio di dimenticare il passato e far scomparire la
propria vita dentro quella di una persona nuova? Imbattersi
letteralmente in un estraneo, uno sconosciuto in mezzo a milioni di
sconosciuti e ritrovarsi a conoscerlo...
PAG.190
Lunedì sera: fuori, un tramonto damascato
si infrange vibrante sul cielo azzurro pallido, e indora i campanili
delle chiese e i tralicci del telefono, le tegole dei tetti delle case e
le impalcature dei nuovi condomini.
PAG.243
Tutti a questo mondo giocano allo stesso
gioco, cercare di farsi passare per quello che non si è? Che l'oscura
verità sia che il sistema è fatto di unità singole di cui nessuna sa
davvero quello che fa, che emergono dalla scuola e si accomodano nella
casella che gli viene offerta dalle circostanze di nascita - bancario,
dottore, albergatore, dentista, come se stanotte si fossero separate
seguendo simmetrie invisibili ma predeterminate, sfigati e figoni,
poveracci e stalloni.
PAG.660
La mamma ama Ruprecht. Lori ama Skippy.
Dio ama tutti. A sentire la gente, si direbbe che tutti non fanno altro
che amarsi a vicenda. Quando lo vai a cercare, quando cerchi di trovarlo
questo amore di cui tutti parlano, non lo trovi da nessuna parte. E
quando qualcuno viene a cercare il tuo amore, ti accorgi di non essere
in grado di darglielo, che non sei in grado di farti carico della
fiducia e dei sogni di cui loro vorrebbero che ti facessi carico, non
più di quanto non riesci a stringere l'acqua tra le dita.
PAG.661
La musica, la matematica, tutte queste
sono cose che non hanno più senso per lui. Sono troppo perfette, non
hanno cittadinanza in questo mondo. Non sa se ha mai davvero creduto al
fatto che l'universo è come una sinfonia suonata con le superstringhe,
quando la verità è che è musica di merda, suonata da strumenti di merda.
PAG.718
Se esiste un sostituto dell'amore è la memoria.
PAG.774
La vita ci fa tutti fessi, prima o poi. Ma
se conservi il tuo senso dell'umorismo almeno potrai prenderti le tue
umiliazioni con una certa grazia. Alla fine, sai, sono le nostre
aspettative che ci schiacciano.
PAG.805